‘Questione morale: deluso dalle sterili polemiche del consigliere Calicchio’

Il Faro on line – “Sinceramente sono amareggiato dal comunicato stampa a nome del consigliere Calicchio sulla questione morale, uno per la sua povertà culturale nei contenuti, due per la mancanza di rispetto per il sottoscritto che non è ‘una giovane marmotta’ ma un consigliere comunale democraticamente eletto il quale anche nelle più aspre polemiche non ha mai mancato di rispetto verso i colleghi consiglieri ne per gli elettori che essi rappresentano”.
E’ questa la replica del consigliere comunale William De Vecchis (nella foto) all’intervento del capogruppo del Partito democratico Paolo Calicchio.
“Inoltre – spiega De Vecchis – vorrei ricordare che il comunicato in risposta al volantino del Pd è a firma Pdl e non a firma mia, quindi Calicchio dovrebbe rispondere al partito non al sottoscritto.
Comunque vorrei ricordare a tutti che la questione morale è stata sollevata da me, dopo di  che ci sono stati una serie di dibattiti e delle rassicurazioni in tal senso da parte del Sindaco. Successivamente – continua – dopo i dovuti avvertimenti e letture di vari regolamenti nessun consigliere sotto la propria singola responsabilità ha denunciato di avere conflitti di interesse. Ad oggi io prendo atto di questo.
“Infine, visto che mi si è voluto trascinare in una sterile polemica, vorrei ricordare al consigliere Calicchio, che non è il Pdl che rilascia le documentazioni e gli agli atti ma sono gli Uffici comunali, e se lui ha protocollato una richiesta ad ottobre, sappia che ho protocollato una richiesta di accesso agli atti il 16 Settembre 2009, quando ancora Calicchio e company stavano in vacanza. Da parte mia – conclude De Vecchis – attendo di vedere se vi sono dei riscontri e come si evolve la situazione, senza fare troppa demagogia senza offendere nessuno tanto meno i consiglieri dell’opposizione che rispetto solo per il fatto che rappresentano numerosi cittadini che hanno idee diverse da me ma che meritano tutta la mia attenzione e considerazione come è normale prassi in tutte le vere democrazie”.