Inaugurato il museo comunale della bonifica di Maccarese

23 ottobre 2009 | 19:37
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Inaugurato il museo comunale della bonifica di Maccarese

Nutrita adesione da parte dei rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni

Il Faro on line – Il Museo nasce con il contributo e l’apporto delle famiglie degli alunni della Scuola San Giorgio (oggi Albertini di Maccarese), che hanno donato utensili agricoli della bonifica per conservarne la memoria.
Il sindaco del comune di Fiumicino Mario Canapini ha dimostrato particolare sensibilità, accogliendo le sollecitazioni del territorio di cui si sono fatte portavoce la professoressa Borrelli e la preside Tantucci (Associazione Eip Italia e Italia Nostra Onlus)che, hanno fortemente voluto questa collocazione museale a cui ha dato attuazione scientifica il Prof Luigi Campanella, ideatore del Musis. Il Museo è diviso in tre sezioni:  
Prima della bonifica, un territorio inospitale.
La bonifica, un’impresa di uomini.
Nuovo territorio, nuove economie.
Nel Comune di Fiumicino, caratterizzato dalla presenza del delta del fiume Tevere, il più grande della costa tirrenica si apre il territorio di Maccarese che è stato  inospitale fino agli inizi del Novecento. Il nome Maccarese sembra derivi da “Vaccareccia” o “Vaccarese”, per il pascolo di vacche negli acquitrini, caratterizzato geo-morfologicamente da due macroaree distinte: quella “Bassa” e quella  “Alta”.
Quella “bassa”, litoranea, è contraddistinta dalle continue ingressioni e regressioni di acque marine e dai depositi alluvionali della complessa rete idrografica del Tevere. L’area “alta”, più interna, è invece caratterizzata dai fiumi, fossi e affluenti che, cercando sbocco al mare, ne modellano il paesaggio.
Oggi Maccarese è un territorio agricolo, il più importante alle porte di Roma, bonificato grazie a impianti idrovori che, sollevando le acque, attraverso una fitta canalizzazione, le fa defluire in mare.
L’opera di bonifica realizzata dai  contadini venuti da molte regioni d’Italia ( Emilia Romagna ,gli scariolanti ravennati, dalla Puglia, dal Veneto, dal Friuli)ha contribuito a debellare la malaria dovuta alle caratteristiche del terreno e alla presenza di vasti latifondi abbandonati.
 Le Scuole del territorio hanno svolto un ruolo determinante, nel recupero delle radici comuni , e saranno proprio gli alunni della scuola ad illustrare ai visitatori il Museo.

All’inaugurazione hanno dato la loro adesione illustri rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni, per la Provincia di Roma l’Assessore all’Istruzione Paola Rita Stella, per la Regione l’Assessore all’Istruzione Marco Di Stefano, il Direttore Generale scolastico per il Lazio Dr Maddalena Novelli, l’Ispettrice Sandra Perugini Cigni, MIUR- Polo ONU Fao Il Prof Vincenzo Cappelletti, Sergio Estivi della Fondazione Catalano, la Maccarese SPA, il PAM, i rappresentanti delle associazioni del Territorio. L’evento si colloca nell’ambito delle manifestazioni del Polo Onu Fao del MAE-MIUR con la presenza delle scuole delle territorio.