‘Trasferimento dell’ufficio dogane: perché non a Fiumicino?’

29 ottobre 2009 | 00:25
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‘Trasferimento dell’ufficio dogane: perché non a Fiumicino?’

L’idea dell’assessore Scalfarotto: ‘Nel comune esiste già un Interporto creato per queste esigenze’

Il Faro on line – Entro febbraio 2010 dovrebbe avvenire il trasferimento definitivo dell’ufficio delle dogane di Roma 1, ex dogana di Roma 1 di San Lorenzo e l’ex Utf di Roma di via Quattro Cantoni, presso la sede nuova di zecca di via del Commercio. L’assessore al personale Emilio Scalfarotto (nella foto) ha però avuto un’idea che forse potrebbe tornare utile al territorio.
La nuova sede infatti è assai lontana dalla delocalizzazione di cui tanto si parla, si trova infatti in una zona centrale che causerebbe un congestionamento ulteriore del traffico, per i camion e i container che dovranno attraversare il Gra per raggiungere poi la zona a ridosso degli ex mercati generali dove sorgeranno i nuovi uffici. Inoltre si renderebbe necessaria la costruzione di un Autoporto per la mancanza di un’aerea per lo sdoganamento dei camion.
L’idea di Scalfarotto verte invece su un servizio migliore, con un impatto sulla città di Roma inferiore: “A Fiumicino esiste già un Interporto creato per queste esigenze e quindi più funzionale. E’ inoltre facilmente raggiungibile, sia dal Gra sia dall’autostrada Roma-Civitavecchia, e quindi già sull’asse direttrice ideale delle merci entranti attraverso il porto di Civitavecchia, senza dimenticare la vicinanza con l’aeroporto e la dorsale tirrenica per ora ferroviaria, ma a breve anche autostradale, in grado di supportare perfettamente il trasporto merci. Una simile operazione permetterebbe allo Stato di utilizzare una struttura già esistente, risparmiando sia in termini economici che ambientali.
E in aggiunta – conclude Scalfarotto – non dobbiamo dimenticare che come amministratori abbiamo il dovere di aumentare le possibilità di sviluppo per il nostro territorio, devastato dalla crisi Alitalia. L’ipotesi di utilizzare l’Interporto potrebbe dare un input positivo all’occupazione, e quindi nuove speranze per i nostri cittadini”.