Il Consiglio ha approvato le variazioni e gli equilibri di bilancio

30 ottobre 2009 | 02:09
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Il Consiglio ha approvato le variazioni e gli equilibri di bilancio

Il Sindaco Chiavetta: ‘Il documento del collegio dei revisori è privo di motivazioni reali’

Il Faro on line – Il Consiglio comunale ha approvato le variazioni e gli equilibri di bilancio, espri-mendo voto favorevole, con astensione di parte della minoranza e con voto compatto del Partito Democratico e dell’Italia dei Valori, su tutti i punti all’ordine del giorno.

“La spesa corrente ha tutte le normali coperture finanziarie e stiamo provvedendo a saldare la massa debitoria arretrata: torno a dire che l’ipotesi dissesto è assolutamente fantasiosa e priva di qualsiasi motivazione reale – dichiara il Sindaco Alessio Chiavetta – abbiamo avuto riscontro in tal senso sia dal Ministero che dalla Prefettura: entrambi hanno confermato che a Nettuno la situazio-ne è totalmente diversa da quella, ben più critica, che richiede la dichiarazione di un dissesto fi-nanziario; il bilancio di Nettuno è solido e non richiede manovre diverse da quelle già messe in atto dall’amministrazione”.

Solo una seria e impegnativa azione di risanamento da parte dell’amministrazione comunale, inizia-ta già nel 2008, ha permesso di ottenere tale positivo risultato sulle condizioni del bilancio cittadino.

“L’anno scorso abbiamo eliminato i residui attivi che ancora pesavano sul bilancio – prosegue Chiavetta – ed entro il 2010 riusciremo ad estinguere l’intera massa debitoria di 21 milioni di eu-ro: le procedure di dismissione del patrimonio comunale sono già state avviate da tempo e sono già iniziate ad affluire quelle entrate che ci consentiranno di saldare fatture risalenti anche a dieci anni fa. La gestione diretta della riscossione tributi, tra i primi obiettivi che ci eravamo posti come am-ministrazione, ci permette inoltre di poter contare sulla liquidità di cassa e di far fronte alla spesa corrente. Si tratta di uno stato di cose che è stato ben recepito anche dalle forze di minoranza, che hanno ben motivato la loro volontà di voto; non trova invece motivazione l’operato del collegio dei revisori dei conti: oltre ad aver mancato al loro dovere di consulenza, i revisori ci hanno inviato due paginette che non spiegavano nulla, un documento ben diverso da quello, ad esempio, di qua-ranta pagine inviato dal collegio dei revisori dei conti per il dissesto di Velletri”.