Fortini: ‘A Fiumicino quello che non funziona è il Comune, non la Sanità‘

1 novembre 2009 | 15:48
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Fortini: ‘A Fiumicino quello che non funziona è il Comune, non la Sanità‘

Ricordati i ‘buchi’ finanziari della gestione Storace. Per il Pd la gestione attuale della sanità è ‘corretta’

Il Faro on line – “Ancora una volta la destra di questo comune mette in atto la strategia delle bugie, sbandierando la chiusura del punto di primo soccorso di Fregene, prontamente smentita dai vertici della ASL RM/D. Ma non basta, perché si sono visti spiazzare da un comunicato che li smentisce ancora una volta, ed allora non contenti parlano e criticano il ridimensionamento della struttura”. A parlare in difesa dell’operato della Asl sul territorio di Fiumicino è Armando Fortini, Coordinatore del Circolo Pd “Italo Alesi”.
“Vorrei ricordare ai paladini celesti della destra – prosegue Fortini – che la Regione Lazio, ha ormai completato il rientro del debito di 10,465 miliardi di euro lasciato dall’ex-Governatore Storace, rammentando che nei 5 anni del governo Storace tutte le  ASL del Lazio non hanno mai presentato un solo bilancio.
Il rientro dal debito pregresso di 10 miliardi è stato pagato esclusivamente con risorse regionali, senza aver mai
ricevuto nessun aiuto dal Governo Berlusconi, che invece ha cercato in tutti i modi di mettere in difficoltà la regione Lazio reclamando un piano di rientro triennale e non quinquennale e, con una rabbiosa riduzione dei posti letto della rete ospedaliera, che vedeva da una parte il Ministro Sacconi imporre la riduzione e dall’altra il Sindaco Alemanno e i vari componenti della destra ad elevarsi a difensori di questa riorganizzazione, come ad esempio la chiusura dell’ospedale San Giacomo, un provvedimento chiesto a gran voce dal governo Berlusconi.
La verità è che il governo aveva deciso di affossare definitivamente la Regione Lazio. E lo ha fatto con un gravissimo atto d’imperio: rifiutandosi, cioè, di trasferire 5 miliardi di euro alla Regione Lazio. Risorse dovute perché sono tasse pagate dai cittadini del Lazio negli anni 2006, 2007, 2008 (1,9 miliardi), le risorse del fondo sanitario nazionale (circa 1 miliardo) e i contributi statali (circa 2,1 miliardi) finalizzati alla copertura dei debiti accumulati nel Lazio fino al 31 dicembre 2005, ossia quando al governo di questa regione c’erano gli uomini di Storace e Berlusconi.
La Regione Lazio – afferma ancora Fortini – grazie ad un lavoro di riorganizzazione del bilancio ed attraverso la trasparenza e la partecipazione, che sono i migliori antidoti alla corruzione è riuscita a far presentare alle Asl i loro bilanci presentando all’interno della regione il bilancio regionale partecipato, cioè discusso con i  ittadini, nel nome della chiarezza e della informazione corretta. La Regione Lazio è stata la prima regione in Europa per numero di comuni che hanno avviato processi di partecipazione al proprio Bilancio e Fiumicino era assente. Il debito è oggi sotto controllo. Basti pensare che il debito prodotto negli anni di Storace, ha consentito a numerose società finanziarie di fare buoni affari, maturando tassi di interesse di circa l’11% all’anno sul mancato pagamento dei crediti loro dovuti. Situazione che aveva prodotto la vergognosa conseguenza del pignoramento delle casse della Regione Lazio.

Anche a Fiumicino come è evidente, accade la stessa identica cosa, la differenza è che i servizi sanitari nel comune di Fiumicino sono aumentati, mentre i servizi alla persona erogati dal Comune di Fiumicino sono aumentati solo nei costi e gran parte dei cittadini lamenta la scarsa qualità ed una insufficiente risposta alle esigenze dei cittadini più deboli. I dati non mentono, a Fiumicino nel 2004 erano assistiti 160 utenti con una spesa pari a 851.697 euro mentre nel 2007 gli assistiti salgono a 193 con una spesa di 1.339.886 euro un aumento dei costi pari al 50% per 33 utenti in più rispetto al 2004, ancora più interessante è il dato del 2009 con 169 utenti si diminuiscono gli assistiti di 24 utenti e la spesa si attesta a 1.200.000 euro ma solo per 10 mesi. Insomma gli abitanti di Fiumicino aumentano e di conseguenza i loro costi, peccato che il numero degli utenti è sempre lo stesso del 2004, quando governava il centro sinistra.
Riepilogando – conclude Fortini – nel 2004 un solo utente aveva un costo di 5.323 euro nel 2007 un costo di 6.942
euro e nel 2009 un costo di 7.100 euro, la tariffa oraria ha subito un aumento progressivo che vedeva nel 2005 un
costo orario di 14,76 euro oggi il comune spende 21,89 euro l’ora. È evidente che il servizio non ha generato
nessun risultato positivo perchè ad oggi abbiamo una spesa maggiore a fronte di un numero di assisti uguale al 2005 e questa amministrazione di destra si vanta dell’aumento del numero di nuovi cittadini senza avviare una serie analisi sui bisogni della città. Un altro chiaro ed inequivocabile segnale del fallimento della politica
dell’Amministrazione Canapini”.