Sanità, duro faccia a faccia tra la gente e i dirigenti Asl

1 novembre 2009 | 00:12
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Sanità, duro faccia a faccia tra la gente e i dirigenti Asl

Fiumicino – Massiccia partecipazione di persone alla manifestazione a Fregene

Il Faro on line – Si è svolto di fronte ad un nutrito gruppo di cittadini, il presidio promosso dal Pdl presso il nucleo di cure è primarie a Fregene. Mauro Gonnelli, presidente del Consiglio Comunale, ha espresso parole dure contro la Asl: “Il sistema sanitario di Fiumicino ha qualche problema. Dopo la chiusura della struttura di Palidoro, e successivamente di quella di via degli Orti a Fiumicino, viene dimezzato il servizio anche qui. Da due infermieri a turno, si è passati a uno, e questo per me significa dimezzare mentre la Asl sostiene di aver ridotto i servizi del 30%. Inoltre è diventata necessaria una piazzola per l’eliambulanza, vista la distanza che esiste tra Fregene e l’Aurelia Hospital. La Asl ha deciso di potenziare i servizi dopo aver saputo della manifestazione, dichiarando inoltre di avere messo a disposizione della cittadinanza i servizi minimi, per noi questa situazione non rispetta i requisiti essenziali per il soccorso”.

Ancora parole dure, da parte di Massimiliano Graux, che con occhio pessimistico tenta di prevede il futuro prossimo: “Il controllo dei cittadini in entrata presso il nucleo di cure primarie – dichiara – è il preludio alla chiusura, come anche il dimezzare i servizi. Non possiamo accettare questo, è davvero intollerabile”. William De Vecchis invece promette: “Una raccolta firme per un ospedale. E’ questo il servizio necessario, che garantirebbe ai cittadini la possibilità di ricevere cure adeguate in condizioni di emergenza”.

Insomma, è chiaro che c’è aria di tensione, tanto che è stato difficile per la dott.ssa Laura Barozzi, direttore del distretto di Fiumicino, prendere la parola: “Ero molto disponibile al confronto – spiega insieme alla dott.ssa Sgroi, responsabile cure primarie – che doveva essere tecnico e non politico. E’ una lotta impari se un politico arriva qui portando gente, senza volere da noi delle necessarie precisazioni. Il Pdl ha strumentalizzato la questione senza sapere esattamente di cosa si parlava, noi con il Comune lavoriamo in simbiosi, e non è possibile fare solo richieste. Inoltre il piano specialistico annuale viene terminato dopo mesi di lavoro, non è vero che abbiamo deciso di aumentare dei servizi in vista della manifestazione. Infine – concludono – va ricordato che questo è un nucleo di cure primarie, strutture che sono su tutto il territorio nazionale, a sostegno degli ospedali, ma non possono svolgere servizi che vanno al di là delle proprie possibilità, pur garantendo la massima professionalità del personale presente”.

Controreplica di Gonnelli: “La Asl, dopo aver portato la gente all’esasperazione, ha ora promesso di vedere come fare per ripristinare lo status quo ante del servizio, riportando cioè a due gli infermieri di turno. Ma allora uno studio era possibile. Perché non ci si pensato per tempo arrivando fino a questo punto? Quanto alla collaborazione, le richieste del Comune sono state finora disattese, per poi arrivare al paradosso odierno nel quale si chiede al Comune di dare suggerimenti. Ma come, finora è stata ignorata ogni istanza dal territorio e adesso si chiede che sia il Comune a trovare la soluzione? Spetta alla Asl trovarla, e forse con un po’ di arroganza in meno già sarebbe stata trovata”.
Alla manifestazione di protesta ha partecipato anche il consigliere regionale del Pdl Pietro di Paolo (nella foto in alto a destra): “Il trasferimento di alcuni infermieri dell’unico presidio sanitario di Fregene – ha detto Di Paolo – ha di fatto ridimensionato la già scarsa presenza medica del posto. Presenterò presto un’interrogazione al commissario regionale alla sanità per avere delucidazioni sulla situazione delle strutture sanitarie di Fregene e di tutto il territorio comunale”.
La tensione  resta alta.

Stefania Carlucci