‘Caso Palidoro, c’è l’intenzione di screditare la Asl’

4 novembre 2009 | 18:11
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‘Caso Palidoro, c’è l’intenzione di screditare la Asl’

Megna e Foschi (Pd): ‘Il clima di violenza politico attuato dalla destra contribuisce ad alimentare la confusione’

Il Faro on line – “Quanto accaduto è di una gravità inaudita. Chi sta utilizzando questo materiale in questa modalità, mira a screditare il territorio, in particolare la Asl competente, facendo pesare su quest’ultima accuse di superficialità e di disorganizzazione. Elementi che non corrispondono alla verità. Il materiale ritrovato, certificati medici pediatrici sono documentazione sensibile che sono protetti da privacy . Tutto ciò, pone ancora di più in evidenza, che esiste un problema politico che va affrontato al più presto”.
Con queste parole, Enzo Foschi e Raffaele Megna, consiglieri del Pd, rispettivamente alla Regione Lazio e alla provincia di Roma, intervengono in merito alla denuncia della Asl Roma D di oggi, sul ritrovamento di certificati medici pediatrici all’interno di un cantiere di Palidoro dove dovrebbe sorgere il Centro Alzheimer”.

“Ci opponiamo fermamente – hanno continuato – a quanto sta accedendo e chiediamo che il Comune di Fiumicino faccia la sua parte per porre fine a questa confusione e all’imbarbarimento del confronto politico, anche contribuendo alla creazione del Centro Alzheimer. Non sappiamo chi siano gli autori del gesto ma abbiamo fiducia nella magistratura affinché possa far luce su tutta la questione. Ma è chiaro che il clima di violenza politico attuato dalla destra in questi ultimi tempi, ultimo fra tutti l’iniziativa organizzata a Fregene per diffondere la falsa notizia della chiusura del presidio del primo soccorso, contribuisce ad alimentare la confusione e il disorientamento della popolazione. Per ritornare alla questione odierna, invece, possiamo affermare che le scatole si trovavano in un luogo dove non dovevano essere e che, come dichiarato da tutte le autorità ed enti locali competenti in passato, era totalmente sgombero. Dunque, le nostre domande, sono esattamente le stesse che si pone la Asl Rm D. E aspettiamo di conoscere la verità”.