Storace: ‘Sdradicheremo la sinistra dalle regioni’

7 novembre 2009 | 16:50
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Storace: ‘Sdradicheremo la sinistra dalle regioni’

Iniziata a Pomezia la Seconda conferenza programmatica de La Destra

Il Faro on line – Un partito “della nazione e del lavoro” che metta al centro le tematiche sociali per “sradicare la sinistra dalle 11 regioni che incredibilmente ancora governa” grazie ad alleanze comuni con il Pdl, “non a macchia di leopardo come l’Udc». È il partito delineato dal segretario della Destra Francesco Storace nel suo intervento alla seconda conferenza programmatica, a Pomezia, a cui ha partecipato anche il presidente Teodoro Bontempo. Storace è partito dal ventennale della caduta del muro di Berlino, rivendicando la tradizione anticomunista del suo movimento. “Ma quel 9 novembre ’89 – ha aggiunto – segnò anche l’avvento del pensiero unico, della globalizzazione, della soggezione della politica all’economia. Un mondo nuovo a cui non ci piace appartenere, una prospettiva imbarazzante di meticciato e di relativismo culturale”.

Il segretario, ha ribadito il suo ‘no’ all’American Way of Life, Obama o non Obama: manteniamo alti i nostri valori: le nostre proposte sono basate sull’identità, il legame con la terra e la nazione, il lavoro come ricchezza dell’uomo, il merito e la sovranità dello Stato. Ma soprattutto al centro è uno stato sociale non elemosiniere ma riequilibratore delle differenze. Nelle regioni la Destra propone “presidenti con deleghe personali per la tutela dei disabili e la lotta alle morti bianche, sostegno a popolo, famiglie e imprese nei conflitti con l’usura bancaria, mutuo sociale e assessorati alla partecipazione per le aziende che considerano i lavoratori persone e non ingranaggi”. Storace ha infine annunciato l’esordio il 13 gennaio 2010 della scuola di partito e una grande manifestazione popolare a Napoli il 13 febbraio prossimo “sulla piattaforma che scaturirà proprio da Pomezia

CASO-CROCIFISSO

“Al governo e soprattutto alla maggioranza rivolgiamo l’invito a tener ferma la barra della cultura nazionale. Non accetteremo mai la decisione dell’odiosa sentenza della Corte dei Diritti dell’uomo che pretenderebbe di cancellare il crocifisso dai nostri luoghi pubblici. Dico con chiarezza al Pdl – ha aggiunto – se in questa Europa si scambia per diritto umano negare la visione del crocifisso a milioni di credenti è perchè è spaventosamente fragile la difesa dei valori dell’uomo. In Europa c’è una politica incapace di reagire persino quando si mette in discussione il valore della famiglia costituita da uomo e donna. L’identità del diritto naturale è elemento fondativo de La Destra e nessuno la deve più mettere in discussione”.

CANDIDATURA DI D’ALEMA

“Il centrodestra non regali nulla a chi non lo merita, a partire da questa incredibile operazione che vorrebbe affidare a Massimo D’Alema la guida della politica estera dell’Europa, un’Europa più bombardiera. Ma – ha aggiunto Storace – non era proprio D’Alema il capo degli anti italiani?. Rivolgendosi alla maggioranza, Storace ha inoltre affermato che “non è possibile uno scambio con la giustizia, su cui il Pd sarebbe distrutto da Di Pietro. Al presidente del Consiglio suggeriamo di procedere su un obiettivo alto, la responsabilità civile dei magistrati, bullonando una maggioranza che talvolta sembra voler usare il suo consenso.

IL RAPPORTO COL PDL

La Destra torna nell’alveo del Pdl per un’alleanza programmatica e sistematica con il centrodestra per le prossime regionali. Ma resta critico. “Berlusconi – ha aggiunto – stia attento a chi ha in casa: non ci sono solo liti tra i fondatori del PdL e i ministri ma accadono fatti inquietanti. Le notizie dalla Sicilia dimostrano una vera e propria scissione. Quando metà gruppo ne forma un altro, di che altro si tratta? E perchè ce l’avevate con noi che eravamo solo 4 deputati 3 senatori e un parlamentare Ue?”.

Gianfranco Pecchioli