Per la pubblica illuminazione… è buio pesto

8 novembre 2009 | 23:56
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Per la pubblica illuminazione… è buio pesto

Ardea – Da 4 mesi le pratiche per via Rieti e via Pescarella sono a posto, ma l’Enel latita

Il Faro on line – Da oltre quattro mesi malgrado l’ufficio lavori pubblici ha completato la pratica per la richiesta di allaccio di energia elettrica per far funzionare gli impianti di pubblica illuminazione in via Rieti e via della Pescarella, l’Enel ancora non ha provveduto. A segnalare con disappunto la disfunzione se non un vero e proprio disservizio è il delegato alla sicurezza sociale Alberto Montesi (nella foto). Il consigliere presenterà una nota dettagliata ai vertici dell’Enel per capire come è possibile che nella zona demaniale delle Salsare ove il terreno in buona è posto sotto sequestro giudiziario per lottizzazione abusiva,come pure  le abitazioni tutte abusive molte delle quali con sequestro giudiziario riescono in poco tempo ad ottenere una fornitura di energia elettrica in barba alla legge 47/85. Il delegato spiega come la mancanza di pubblica illuminazione favorisce l’illegalità mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini. Non a caso l’amministrazione sensibile a certe problematiche stà realizzando opere di pubblica illuminazione, purtroppo tale sensibilità l’Enel sembra non averla. Per dovere di cronaca va ricordato come ultimamente anche il consigliere Antonino Abate ha segnalato certe anomalie, oltre quella che un dipendente dell’ufficio lavori pubblici ha richiesto contratti con altra società dell’Enel e non con l’Enel Spa essendo il comune di Ardea comune in salvaguardia, creando forse il disguido, una svista quella del dipendente che sembra aver risolto l’assessore ai lavori pubblici Giancarlo De Angelis. Intanto i cittadini di via Rieti e via della Pescarella se a giorni non verrà risolto il problema si rivolgeranno direttamente alla Procura della Repubblica di Velletri e da notizie non confermate ma neppure smentite, il primo firmatario sarebbe proprio il delegato alla sicurezza ed incolumità pubblica Alberto Montesi.