Fiumicino e Ostia, nasce il Copico (Coordinamento piccolo commercio)

15 novembre 2009 | 08:50
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Fiumicino e Ostia, nasce il Copico (Coordinamento piccolo commercio)

Russo D’Auria: ‘La situazione emergenziale del comparto ha portato a questa iniziativa. Speriamo che l’Amministrazione colga questa occasione’

Il Faro on line – Un organismo comune che possa diventare l’interfaccia univoca dell’amministrazione comunale  quando si parla di piccolo commercio. E’ quello che hanno creato alcune associazioni rappresentanti del piccolo commercio a Fiumicino e Ostia, fondando il Copico, ossia il Coordinamento del piccolo commercio.

“E’ un passo che abbiamo fatto tutti insieme – afferma Mario Russo D’Auria, presidente dell’associazione Progetto Futuro con delega per il mercato coperto di Fiumicino, e promotore dell’iniziativa alla quale hanno aderito Maurizio Tomei per Avarel Fiva Confommercio, Oreste Cappetta per l’Arca di Noè, Paolo Ceroni per Anva Confesercenti, Giuseppe Delle Donne per l’Acapof Associazione commercianti aree pubbliche Ostia e Fiumicino, Giuseppe Farasco per Avaldor, l’Apoco e Fabio Di Siena –  – con un unico obiettivo: snellire la capacità di dialogo dell’Amministrazione comunale con tutte le categorie interessate al piccolo commercio e, ovviamente, essere solidali tra noi nel momento in cui c’è da discutere del futuro del comparto.

“Ognuno rimarrà con la propria sigla nell’ambito della propria fascia d’intervento – spiega ancora Russo D’Auria – e dunque nulla cambierà all’interno dei mercati. Quello che cambia è che faremo riunioni specifiche per stabilire insieme quali priorità sottoporre al vaglio dell’Amministrazione comunale , che resta sempre l’unica interfaccia possibile per risolvere ogni problema. Di riunioni ne abbiamo già fatte due, e sono diversi i temi trattati. Ma ciò che conta ora è dare ufficialità a questa decisione: il Copico è nato, e chiunque degli aderenti siederà ad un tavolo tecnico convocato dall’Amministrazione comunale sarà referente di tutti.

“Quale primo punto programmatico, al di là delle singole questioni – conclude Russo D’Auria – c’è uj metodo di lavoro: non accetteremo più dichiarazioni d’intenti, ma singole risposte operative a singoli problemi. Troppo spesso, anche in queste ore, veniamo a sapere dai giornali di riunioni in cui si è deciso che ‘si vedrà’,  ‘si farà’, ‘compatibilmente con’, ‘a seconda se la Regione…’, ecc. ecc. Per il piccolo commercio è ora di dire basta alla politica degli annunci e parlare solo con quella dei fatti. Comunicati stampa sì (anche se magari i diretti interessati sarebbe più corretto avvertirli prima, magari con una riunione), ma comunicati stampa dove ci sia la data dell’iniziativa, la copertura finanziaria, le decisioni assunte formalmente. Solo così il comparto potrà sopravvivere. Ci siamo uniti perché il momento è difficile. Speriamo che il Comune capisca questa esigenza e ci venga incontro. Non lo farà per noi singolarmente, ma per tutte quelle famiglie che di piccolo commercio vivono”.