Premio Sapio: primo piano su innovazione ed economia

18 novembre 2009 | 01:11
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Premio Sapio: primo piano su innovazione ed economia

Il Faro on line – Ambiente, economia, innovazione tecnologica ed energia sono le parole chiave del secondo appuntamento con il Premio Sapio per la Ricerca Italiana, iniziativa scientifica che ogni anno fa confluire in diversi prestigiose sedi italiane scienziati, esperti, ricercatori, rappresentanti istituzionali, per fare il punto su temi decisivi per lo sviluppo del nostro Sistema Paese, questioni emergenti che si possono affrontare solo con l’impegno di tutti e con un confronto costruttivo.
Dopo la prima Giornata di Studio – il 30 ottobre a Catania – relatori illustri si riuniscono a Roma, oggi Martedì 17 novembre presso il Cnr in Piazza Aldo Moro – per  far emergere i punti di forza di aziende e Istituzioni che hanno saputo fare dell’innovazione tecnologica il loro fiore all’occhiello, innanzitutto in ambito ambientale – elemento portante della politica mondiale.

La seconda giornata di studio dedica particolare attenzione al tema energia, perché – come sottolinea Ennio Macchi, direttore del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano e tra i relatori della Giornata – l’energia è un settore che ha bisogno di grandi progressi tecnologici, conseguibili solamente con fortissimi impegni sul fronte della ricerca.

Gli fa eco il Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche Luciano Maiani: “Il progresso culturale, sociale e materiale dell’uomo non può prescindere dalla ricerca scientifica e dal trasferimento tecnologico. La scienza e l’innovazione – spiega – consentono il miglioramento delle generali aspettative di vita dei cittadini. In questo quadro, l’Italia può vantare centri di eccellenza e ricercatori competitivi a livello internazionale. Occorre ora volgere senza indugi la prua nella direzione di un maggiore sostegno economico, non solo pubblico, alla ricerca e all’innovazione”.

La Giornata è anche l’occasione per affrontare temi scottanti, che non mancano di sollevare idee e punti di vista anche contrastanti.
Proprio Ennio Macchi – ad esempio – nel suo intervento cita – tra le soluzioni al problema energetico – un rinascimento nucleare, che faccia ripartire una tecnologia che ha visto nell’ultimo decennio un forte rallentamento negli ordini di nuove centrali in gran parte del mondo. Un punto di vista non condiviso da tutti, ma con il quale è necessario confrontarsi, dato che l’energia è certamente una delle grandi emergenze che l’umanità si troverà ad affrontare nei prossimi decenni.

Posizione discordante è infatti quella di Bruno Agricola, Direttore Generale per la Salvaguardia Ambientale, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. “Il Ministero dell’Ambiente ha dato un miliardo di euro in 10 anni per Ricerca e Ricerca Applicata, secondo un ampio programma su temi ambientali. Nel tempo abbiamo riscontrato molta fatica dei ricercatori ad inserire le loro idee nell’ambito delle strategie nazionali. Il Ministero esprime la necessità di tarare i tempi delle ricerche, accorciarli altrimenti rischiano di rimanere solo sulla carta. A volte bisognerebbe intensificarle per trovare soluzioni in tempi più brevi. Importante la collaborazione pubblica che aiuta la ricerca, ma anche la ricerca deve adeguarsi mettendo in atto strategie per fornire in tempo utile le soluzioni”.

Molto attesi gli interventi dello Sviluppo Economico e della Ricerca che – attraverso i relatori presenti – anticipano e illustrano le direttive, i programmi, le attività messe in campo per incentivare la ricerca, per spingere l’innovazione in particolare nel settore energia, per promuovere lo sviluppo collegandolo ad una nuova economia, fondata su nuovi paradigmi e su nuove strategie.
“Il Quadro Strategico Nazionale per la politica regionale di sviluppo 2007-2013  – spiegano Cosimo Antonaci e Oriana Cuccu, del Dipartimento Politiche di Sviluppo Ministero dello Sviluppo Economico – dedica ampio spazio ai temi dell’energia mettendo a disposizione risorse per circa quattro miliardi di euro”.

Investimenti a sostegno dell’innovazione tecnologica e della produzione di componentistica per le fonti rinnovabili e il risparmio energetico in un ottica di filiera, anche per lo sfruttamento a fini energetici delle biomasse; progetti sperimentali di geotermia; potenziamento e adeguamento delle reti di trasporto dell’energia elettrica e di distribuzione del calore sono solo alcuni degli interventi in cantiere.

Il premio Sapio offre alla comunità scientifica l’opportunità di fare il punto sulle tecnologie più innovative e promettenti che la ricerca mette oggi a disposizione e sulle linee guida da seguire per il futuro
Le Giornate di Studio che ormai da 11 anni vengono proposte nell’ambito del Premio Sapio per la Ricerca Italiana si configurano innanzitutto come momenti di confronto da parte dei massimi esponenti della comunità scientifica e delle Istituzioni su temi di strettissima attualità: il rapporto tra economia e innovazione tecnologica è senza dubbio uno di questi dato che tutto il mondo economico, istituzionale e scientifico sta concentrando i suoi sforzi su progetti, attività e investimenti che permettano di accelerare i processi di sviluppo nel nostro Paese, puntando in particolare sulle applicazioni industriali all’avanguardia.

Il premio è promosso dal  Gruppo Sapio, azienda leader nel settore dei gas tecnici e medicinali, puri, purissimi e liquidi criogenici, che da sempre si impegna sul fronte della ricerca finalizzata all’individuazione di nuove tecnologie per la qualità della vita – insieme alle Istituzioni, le Università, gli Organi di Governo e di controllo del Paese, i Centri di Ricerca, le associazioni, ecc. Soggetti diversi, per ruolo e per funzioni, ma uguali negli intenti: creare sviluppo puntando in modo netto sulla ricerca.