‘Caso Orlandi: Marcinkus incontrò la ragazza a Torvaianica’

24 novembre 2009 | 01:36
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‘Caso Orlandi: Marcinkus incontrò la ragazza a Torvaianica’

Le rivelazioni della compagna di uno dei boss della banda della Magliana riaprono il caso giudiziario

Il Faro on line – L’ex presidente dello Ior (Istituto delle opere religiose) il cardinale Paul Marcinkus (a sinistra nella foto), deceduto nel 2006, avrebbe incontrato Emanuela Orlandi nei giorni successivi alla sua sparizione avvenuta a Roma il 22 giugno giugno del 1983. E’ quanto ha detto ai pm durante la sua testimonianza, nella quale avrebbe riconosciuto anche il ‘telefonista’, Sabrina Minardi, la supertestimone del caso Orlandi.
Minardi ha ripetuto questa circostanza anche alla giornalista Raffaella Notariale che l’ha intervistata nei giorni scorsi per Rai News 24. La giornalista è stata sentita oggi in procura dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo proprio in relazione al colloquio con la Minardi. La donna, dopo le prime rivelazioni fatte nel giugno dello scorso anno nelle quali spiegò che Emanuela era stata rapita per ordine di Marcinkus, ha messo a verbale che la ragazza fu ospite da lei, in una villetta a Torvaianica. “Doveva restare soltanto un giorno – ha detto la Minardi – ma restò 15 giorni e venne assistita da una zia di Renatino (Enrico De Pedis, uno dei boss della Banda della Magliana), tal Adelaide”.
Ad accompagnare la figlia del funzionario del Vaticano sul litorale laziale, fu secondo la ex compagna di De Pedis, Sergio, autista e tuttofare del boss. La Minardi ha anche confermato che successivamente la Orlandi venne custodita in un appartamento nel quartiere Monteverde e successivamente la stessa testimone riferisce che venne data in consegna ad un altra persona. “Arrivai al bar del Gianicolo – ha detto la Minardi – in macchina, Renatino mi aveva detto che
lì avrei dovuto incontrare una ragazza che poi avrei dovuto accompagnare al benzinaio del Vaticano: a quell’appuntamento c’era uno che sembrava un sacerdote”. Ultima circostanza messa a verbale da Sabrina Minardi è stata quella del sacco contenente il cadavere della ragazza gettato, a novembre del 1983, in una betoniera, in un cantiere sempre sul litorale di Torvaianica.