‘Trenitalia intervenga o andremo in tribunale’

3 dicembre 2009 | 16:14
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‘Trenitalia intervenga o andremo in tribunale’

La dura presa di posizione del presidente del Consiglio comunale di Ladispoli

Il Faro on line – “Le amministrazioni comunali di Ladispoli e Cerveteri marciano unite insieme ai pendolari del litorale, una categoria totalmente trascurata dalle Ferrovie dello stato come confermano anche i recenti fatti accaduti nelle stazioni del comprensorio. E’ arrivato il momento di dire basta ai disservizi nel trasporto su rotaia”.
Le parole sono del presidente del Consiglio comunale di Ladispoli, Maria Antonia Caredda, che insieme all’assessore ai lavori pubblici Franco Borgna ed al delegato ai rapporti con le Fs Marco Varchi del comune di Cerveteri, ha sottoscritto una dura lettera di protesta inviata al dottor Aniello Semplice, dirigente della direzione regionale di Trenitalia. Una azione forte che segue l’altrettanto robusta iniziativa del sindaco Paliotta che aveva incontrato i dirigenti delle Ferrovie dello stato per amplificare la protesta dei pendolari e ricordare che le amministrazioni comunali sono pronte ad affiancare i cittadini del litorale in tutte le forme di civile protesta che saranno adottate senza risposte immediate da parte dell’azienda del trasporto pubblico su rotaia.
“Nella missiva – ha detto il presidente Caredda a cui i Comitati pendolari del litorale hanno conferito mandato di rappresentarli come avvocato – abbiamo ribadito che gli oltre 8.000 pendolari che ogni giorno salgono sui treni a Ladispoli e Marina di Cerveteri meritano rispetto e considerazione. Un numero così significativo di persone, non può rimanere ancora a lungo inascoltato. Chiediamo a Trenitalia di intervenire rapidamente per cancellare disagi ormai ingiustificabili come ritardi dei convogli, soppressioni dei treni non annunciate, malfunzionamento delle stazioni, carrozze sporche, servizi igienici inutilizzabili, centinaia di persone costrette ad ammassarsi sui binari soprattutto nelle prime ore del mattino. Studenti e lavoratori che trascorrono, se tutto va come dovrebbe andare, in media, dieci ore a settimana su treni assolutamente inadeguati al costo del biglietto e dell’abbonamento pagato. Alla luce di questo scenario desolante, in nome e per conto del comitato pendolari e delle amministrazioni comunali dei sindaci Paliotta e Ciogli che hanno sposato in pieno questa giusta causa, chiediamo a Trenitalia di ricordare che siamo davanti di fatto al mancato rispetto di uno dei diritti fondamentali della persona: la salute che trova la sua giusta collocazione nell’articolo 32 della Carta Costituzionale”.
L’avvocato Caredda ha poi toccato anche altri punti che premono enormemente al popolo dei pendolari.
“Come avevano già segnalato di recente il delegato ai rapporti istituzionali Angelo Bernabei, il delegato ai trasporti Pier Lucio Latini, il delegato ai rapporti con le Fs Filippo Cirillo ed il delegato ai trasporti di Cerveteri Maurizio Filacchioni che hanno sottoscritto la lettera – ha proseguito il presidente Caredda – la linea ferroviaria che cammina tra Ladispoli e Marina di Cerveteri è sprovvista di pannelli fonoassorbenti anche in prossimità delle case che costeggiano le stazioni. Soprattutto lungo ampi tratti del centro abitato tra le stazioni di Ladispoli e Marina di Cerveteri, la situazione attuale è divenuta insostenibile. L’aumento dei convogli di passaggio, senza distinzione tra le ore diurne e quelle notturne, ha dato vita ad un inquinamento acustico sconcertante tanto che ci sono persone che non riescono a dormire in santa pace. Ma non è tutto, in dipendenza della pandemia nota come influenza A che sciaguratamente ha trovato sfogo anche nella nostra nazione, la penosa manutenzione dell’interno dei convogli ed in particolare della pulizia delle toilette è divenuta così grave che non esiteremo a rivolgerci all’autorità giudiziaria senza immediati interventi di Trenitalia. Non tollereremo più che migliaia di pendolari viaggino su treni in cui i liquami traboccano dalle toilette e vanno a spasso per i corridoi. La massima espansione del virus è arrivata in questi giorni, sono partiti appelli sulla prevenzione ed alla massima messa in opera delle misure igienico sanitarie nei luoghi pubblici lanciata dal Ministero della Salute. Ma l’azienda ferroviaria sembra non essersene accorta. La sporcizia sui treni è sconcertante. E non si riferisce solo ai servizi igienici ma a tutto l’interno che è in uno stato di degrado avanzato. Chiediamo azioni rapide, poche parole e tanti fatti a Trenitalia. Altrimenti intraprenderemo la via delle azioni legali per tutelare i cittadini di Ladispoli e Cerveteri che usufruiscono del servizio ferroviario”.