Privatizzazione dell’Acqua: il Consiglio vota contro il decreto

4 dicembre 2009 | 01:10
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Privatizzazione dell’Acqua: il Consiglio vota contro il decreto

Ostia – Rasi: ‘Si rischia di ripetere le esperienze negative delle autostrade o delle ferrovie’

Il Faro on line – Il primo punto all’ordine del giorno del Consiglio del Tredicesimo Municipio ha riguardato le problematiche relative alla privatizzazione dell’acqua.
“Abbiamo votato all’unanimità – ha spiegato Cristiano Rasi, Consigliere Pdl XIII Municipio e Presidente Commissione Ambiente – l’ordine del giorno contro il Decreto Ronchi sulla privatizzazione dell’acqua, presentato dall’opposizione. Uno dei più gravi errori di questo documento sta nell’articolo 15, che di fatto consegna ai privati le reti idriche nazionali, in mancanza di un sistema indipendente e adeguato. Si rischia così di ripetere le esperienze negative come quella della privatizzazione delle autostrade o delle ferrovie, dove si è verificato un aumento delle tariffe assolutamente sproporzionato e in assenza di garanzie certe per gli investimenti futuri. Sono contro il concetto di acqua come merce e ritengo che uno stato forte non possa perdere la piena disponibilità della rete idrica. Auspico, in un ripensamento da parte del legislatore su questa tematica anche in virtù del ricorso alla Corte Costituzionale fatto dal Presidente della Regione Puglia, Vendola”.

Cristiano Rasi è stato anche il primo firmatario dell’ordine del giorno a sostegno dei lavoratori I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione de la Ricerca Ambientale) che da giorni stanno manifestando contro il taglio del personale. Il Consiglio ha votato all’unanimità il documento che impegna il Presidente del XIII Municipio e la Giunta a sensibilizzare il Ministro dell’Ambiente al fine di trovare una soluzione condivisa con le parti sociali a sostegno dei dipendenti dell’I.S.P.R.A.

Tra le proposte di risoluzione discusse, anche quella presentata da Riccardo Colagreco, Consigliere Pdl XIII Municipio riguardante l’emendamento che dovrà essere trattato in Senato, dopo essere passato alla Camera, sugli interventi chirurgici del taglio della coda e delle orecchie ai cani.

“Il fatto che molte razze da lavoro siano utilizzate con coda integra – ha affermato Riccardo Colagreco, Consigliere Pdl XIII Municipio – anche se svolgono la stessa attività di razze con coda amputata suggerisce che il taglio della coda sia una pratica di natura estetica di standard di razza e di tradizioni piuttosto che per il rischio di riportare ferite alla coda durante le attività svolte dagli animali. È il caso del setter inglese, che svolge attività venatoria, ma a cui non viene tagliata la coda, questo avvalora la tesi che il taglio della coda non è né necessario né indispensabile. Come veterinario- ha concluso Colagreco – posso affermare che le lesioni della coda sono molto rare: statisticamente 4 cani su 10.000 vengono trattati per lesioni alla coda, ciò significa non è il caso di tagliare diecimila code, per curare quattro ferite”.

La proposta di risoluzione è stata votata all’unanimità e impegna il Presidente del XIII Municipio a sensibilizzare il Parlamento affinché si attui il divieto di ogni intervento chirurgico finalizzato a scopi non terapeutici e se ne aumenti la pena prevista.

L’aula ha anche affrontato il tema dell’omofobia. Il Consiglio del XIII Municipio ha votato all’unanimità un documento, presentato dall’opposizione, che condanna ogni forma di discriminazione sessuale e sociale.

Passata all’unanimità anche la delibera presentata in aula dal Consigliere Salvemme sull’istituzione dei mercatini socio-culturali.

“Abbiamo inserito una nuova area- ha dichiarato Salvemme – vale a dire il borgo di Ostia Antica e più precisamente Piazza della Rocca e Piazza Umberto I. Tra le modifiche apportate, quella di escludere la vendita di abbigliamento e aggiungere l’oggettistica e l’arredamento etnico oltre all’enogastronomia locale. Abbiamo anche escluso le aree di via delle Ebridi, Piazza Gasparri e via di Dragone. Per queste zone, sarà creato un bando ad hoc”.