Ardea, musei del territorio a confronto

5 dicembre 2009 | 18:04
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Ardea, musei del territorio a confronto

L’undici dicembre il primo degli incontri mensili con i direttori delle principali strutture del Lazio

Il Faro on line – “Musei di Territorio–Territorio di Musei” è il nome dell’iniziativa organizzata dalla Raccolta Manzù in collaborazione con il Comune di Ardea, il Comune di Latina, la Soprintendenza ai Beni Culturali e Archeologici, le associazioni Pro Loco di Ardea, Pro Loco di Tor San Lorenzo, Archeoclub e Teatro 5 e i Circoli didattici del territorio. Una serie di incontri per stabilire e incrementare una rete territoriale tra le istituzioni museali e i siti archeologici con lo scopo di creare circuiti turistico-culturali regionali e locali, nonché occasioni di approfondimento e condivisione di progetti comuni. Nel corso degli appuntamenti i responsabili dei musei partecipanti illustreranno le proprie collezioni e le diverse attività culturali ed espositive promosse e realizzate dalle rispettive istituzioni.
Il primo incontro, in programma l’11 dicembre 2009 ad Ardea (ore 18) presso la Raccoltà Manzù, è dedicato al Museo Cambellotti di Latina: un evento di particolare rilevanza durante il quale interverranno Giovanni Della Penna ed Enrica Molaro, responsabili del museo pontino, per approfondire la conoscenza di una realtà culturale così viva e così vicina alla Raccoltà Manzù. Ardea costituisce un polo territoriale di crescente importanza per il numero e il prestigio dei suoi siti archeologici.
“Musei di Territorio, Territorio di Musei” vuole diventare un possibile strumento di aggregazione e crescita culturale, un format aperto e integrabile a piacimento. Un’iniziativa interessante che rientra nell’ambito nel programma triennale della Raccoltà: tale programma, oltre a promuovere l’approfondimento della conoscenza di Giacomo Manzù e della sua opera, intende, alla luce di indagini in progress sull’imprescindibile rapporto instaurato dalla scultore bergamasco con il patrimonio mitico, storico e archeologico del contesto di appartenenza, rendere la Raccolta un ‘centro d’interpretazione’ di una realtà circostante e remota e contemporanea al tempo stesso, assolvendo a un compito previsto nel lascito testamentale dello stesso Manzù.
Nel corso dell’iniziativa “Musei del territorio – Territorio di Musei” sarà importante analizzare il rapporto tra la Raccoltà Manzù, la costituenda Fondazione omonima, e i musei monotematici dei grandi artisti italiani che nel corso del novecento sono approdati in questa terra di conquista, destinati a lasciare tracce indelebili della loro presenza: oltre a Giacomo Manzù ad Ardea, Dulio Cambellotti a Latina, Emilio Greco e Lorenzo Indrimi a Sabaudia, Umberto Mastroianni a Marino accomunati – unica parziale eccezione Indrimi, nato pittore – da nuclei individuali di una produzione grafico-scultorea divenute patrimonio storico-artistico dell’Agro-pontino.
Duilio Cambellotti (Roma, 1876-1960), versatile figura di artista-artigiano di origine toscana legato a una concezione “modernista” dell’arte e alle sue infinite possibilità di applicazione industriale, insieme con il gruppo di intellettuali (tra i quali Cena, Marcucci e Aleramo, è tra i più convinti fautori e protagonisti della bonifica “storica” dell’Agro pontino ai primi del secolo scorso.

(nella foto: ‘Littoria, ora Latina’ – Palazzo del governo, pittura murale)