Sanità e presunte speculazioni… le domande di ‘Entroterra 13’

15 dicembre 2009 | 20:12
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Sanità e presunte speculazioni… le domande di ‘Entroterra 13’

Ostia – Il comitato civico analizza la questione sanità nella zona Acilia-Infernetto

Il Faro on line – “Ritorna la speculazione sul complesso della Guardia di Finanza all’Infernetto?”.
E’ questa la domanda che si pone il Comitato Civico Entroterra 13, che in un comunicato a firma del presidente Davide Pifferi e della vicepresidente Paula De Jesus, riporta alla luce la questione sanità nella zona Acilia-Infernetto.
“Ci chiediamo se forse stia tornando in auge il vecchio progetto della Italsanità con la scusa della forte carenza di strutture sanitarie nel distretto 2 (XIII Municipio) della Asl-RmD. Qualche sospetto è sorto dopo che il 23 giugno, il Gruppo Fintecna ha finalmente concluso, con la presentazione della relazione di gestione, il contenzioso in essere dal ’93 con la Unicredit e l’Immobiliare Romana”.

“Il contenzioso – continua De Jesus – era dovuto al fatto che la Italsanità (inglobata nella Fintecna) non aveva rispettato il contratto di locazione relativo all’immobile, oggi della GdF. Era il tempo del maxi scandalo Italsanità e mentre a quel tempo Marco Pannella faceva abbattere le case abusive all’Infernetto, l’immobiliare San Marco voleva costruire 400 stanze e 800 posti letto da affittare allo Stato per 800 milioni all’anno come Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA). Tutto venne sospeso e tra il ‘94 e il ‘98 presero via i lavori di trasformazione del complesso in sede della Guardia di Finanza. Negli ultimi giorni sulla stampa sono ricomparse dichiarazioni circa un possibile utilizzo di questo complesso sito in Via Croviana all’Infernetto come Presidio Territoriale di Prossimità (PTP)”.

Il Consiglio Municipale ha espresso parere favorevole affinché uno dei due Ptp previsti nel Distretto 2 sia realizzato all’Infernetto, ma il Governo non ha ancora versato i 4 miliardi di euro dovuti alla Regione Lazio, frenando di fatto ogni possibile ipotesi di nuove costruzioni. Ma c’è anche la questione di via Paolini: “Avevamo qualche settimana fa criticato la confusa informazione della l’Asl Rm-D circa i lavori di ristrutturazione del poliambulatorio di via Paolini ad Ostia e il pseudo presidio sanitario che doveva sorgere in via Bocchi ad Acilia. Abbiamo saputo dalla Asl Rm-D, che è riuscita ad avere dei fondi dalla Protezione Civile per la ristrutturazione e messa a norma dei locali di Via Paolini, con la liberazione di un piano alla volta in modo da consentire, a rotazione, l’esecuzione dei lavori su tutto l’edificio. Ma la sola struttura di via Paolini non sarebbe sufficiente”.

“La Regione Lazio ha definito il fabbisogno di posti letto per l’anno 2009, con la conseguente riorganizzazione della rete ospedaliera, in un decreto dove si è stabilito che i Presidi Territoriali di Prossimità per il Distretto 2 potevano essere anche 2, in quanto area densamente popolata. La Asl ha finora però individuato un’unica area idonea, quella di via Bocchi: “E’ evidente – prosegue il Comitato nel comunicato – che per realizzare un Ptp servono soldi, anche nel caso (consigliato) di riconversione di edifici pubblici”.

“L’Asl Rm-D ha finora solo indicato alla Regione Lazio i costi del Ptp ad Acilia. Lo studio preliminare stima una spesa di 5 milioni di euro, ma non esiste ancora alcun progetto poiché la Regione Lazio deve ancora esprimersi sulla effettiva realizzabilità e pertanto, sino ad allora, non verrà speso nemmeno un euro per la progettazione. Dunque nessuno progetto, nessun PTP. Per cui ipotesi come quella del riuso dei locali della Guardia di Finanza all’Infernetto sono lontanissime. A meno che – conclude il Comitato – soldi che il Governo deve alla Regione Lazio non vengano convertiti nel complesso di via Corviana. Staremo a vedere”.