‘Bilancio comunale, una operazione di facciata’

23 dicembre 2009 | 02:04
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‘Bilancio comunale, una operazione di facciata’

Duri attacchi dell’esponente di Italia dei Valori, Roviglioni, al sindaco Eufemi

Il Faro on line – “Non  sorprende l’ennesima iniziativa di facciata. Eufemi mostra, attraverso comunicati, un’efficienza operativa che non trova riscontro nei fatti. Dopo l’approvazione del bilancio di previsione perfetta sulla carta ma nei fatti ridimensionata dai disservizi e la scarsa informazione dei cittadini, la cosa sconcertante è che neanche di fronte alle cifre molto scarne, il Sindaco trova la decenza di informare la città sulla realtà incombente. L’opinione pubblica non vuole essere presa in giro”.
E’ quento afferma l’esponente di Italia dei Valori Valtere Roviglioni (nella foto) il quale si domanda che fine abbiano fatto i 12 milioni di euro (contenzioso Spe ) “che dovevano rientrare nelle casse comunali cosi come annunciato da Eufemi dopo la ‘vittoria’ legale”.
“A che punto è l’espletamento della gara di appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, l’aumento della tassa è stata incamerato, la città in realtà e sempre più sporca.
L’unica frenetica attività dell’amministrazione rutula sembra essere la ricerca spasmodica di suoli da edificare: bandi pubblici per l’offerta di terreni, peraltro carenti di un regolamento, la soluzione a “perdere” per vecchi contenziosi (vedi convenzione Puccini, palazzoni Nuova Florida) che finiranno per esaurire la possibilità di contrarre mutui pubblici e inonderanno il territorio di colate di cemento senza risanare la carenza di servizi e tantomeno le casse comunali”.
“Il trionfalismo di Eufemi, – prosegue Roviglioni – stride con la cruda realtà della vita quotidiana e dei disservizi che tutti i giorni i cittadini devono affrontare. Le sortite propagandistiche, non trovano contradditorio istituzionale, la democrazia mutilata da una opposizione arrendevole e subalterna che vota compatta lo strumento di indirizzo del centrodestra (solo 2 le astensioni) sono le facce della stessa medaglia che mette a rischio l’essenza stessa della partecipazione nella vita pubblica, trasformata a regime nepotistico e personale. E’ giunto il momento di fronte al quale – conclude – non si può più indugiare, le forze politiche del centro sinistra si interroghino su quello che sta accadendo nella melassa maleodorante della politica Ardeatina. Accumulare ritardi nel costruire una vera alternativa di centro sinistra segnerà un ulteriore degrado sociale, ambientale ed economico del territorio. Nessuno può chiamarsi fuori”.