Ardea – Alla guida della vettura c he ha provocato l’incidente un imprenditore della zona
Il Faro on line – Incidente mortale ieri verso le 21,30 su via Forlì tratto che va dal semaforo di Largo Genova alla Litoranea altezza del B Palas. Sul posto prontamente intervenuti i carabinieri di Ardea e una radiomobile di Anzio, i vigili del fuoco di Pomezia, l’associazione di protezione civile “Nereo†e successivamente una pattuglia della stradale di Aprilia. I rilievi e le indagini sono svolte dal luogotenente Landi comandante ddella stazione carabinieri di Ardea che giunti per primi sul posto si sono trovati il triste scenario di un uomo senza vita in terra al centro della carreggiata (nella foto), pietosamente coperto poi con un lenzuolo bianco dai carabinieri. L’investitore alla guida della Opel Corsa è un imprenditore edile conosciuto in zona, di cinquanta anni circa. L’uomo procedeva in direzione di Largo Genova quando per cause ancora tutte da accertare ha investito un signore corpulento di circa 40 anni dai caratteri somatici dell’est Europa sprovvisto di documenti. I carabinieri per dargli un nome e una nazionalità dovranno necessariamente prendergli le impronte digitali e sperare che siano negli archivi di qualche istituzione. La strada dove è avvenuto il mortale incidente è un rettilineo completamente buio, a doppia carreggiata. L’investito la percorreva portando un borsone con dentro soltanto una bottiglia di whisky che con l’urto – misteri deglli incidenti – non si è rotta. L’uomo alla guida si è fermato sul posto in stato di choc per l’accaduto; le forze dell’ordine hanno provveduto a fargli l’alcoltest. Testimoni oculari di quanto accaduto, due persone che a bordo di un’auto percorrevano la stessa strada nella stessa direzione. Il cadavere è stato trasportato all’obitorio di Albano Laziale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Alcuni curiosi che percorrevano via Forlì in senso contrario rallentando per capire cosa fosse successo hanno provocato un tamponamento a catena aggravando il lavoro dei carabinieri che accorsi sul posto per un incidente ne hanno dovuto rilevare due.
Luigi Centore