‘Protezione civile senza fondi: costretti a declinare le richieste di intervento’

29 dicembre 2009 | 15:04
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‘Protezione civile senza fondi: costretti a declinare le richieste di intervento’

Fiumicino – Diorio: ‘Siamo gli unici ad avere determinati macchinari ma siamo costretti a stare fermi perché il Comune non ci sostiene’

Il Faro on line – “Noi che abbiamo sempre dato lustro al nostro Comune attraverso migliaia di interventi di soccorso, dato esempio di efficienza e professionalità, sempre e dovunque in Italia, ricevuto encomi dalle più alte istituzioni dello Stato, lottato contro il fuoco, l’acqua e salvato decine e decine di vite umane, per una, molto discutibile, volontà politica dell’attuale amministrazione del nostro Comune, ci ha snaturato del nostro orgoglio di soccorritori e dover rifiutare i soccorsi che ci vengono richiesti”.

E’ quanto afferma Alfredo Diorio, presidente dell’associazione di protezione civile Nuovo Domani dopo aver declinato, per cause di forza maggiore, una richiesta di intervento dalla sala operativa della Regione Lazio

Per quale motivo avete dovuto disdire la richiesta?
“Perché il Comune di Fiumicino ha deciso di interrompere, da circa un anno, ogni tipo di sostegno economico alla nostra associazione dopo 27 anni di attività sul territorio. Dunque, al momento non abbiamo i fondi necessari per assicurare mezzi di soccorso e volontari. Inoltre siamo ridotti a non aver un euro per i rifornimenti di carburante.

Perché hanno richiesto il vostro supporto?
“La Regione essendo a conoscenza che la nostra associazione è l’unica del Centro Italia ad avere in dotazione una macchina capace di produrre circa 600 sacchetti di sabbia ogni ora e, visti problemi legati all’esondazioni in corso in Toscana, ha richiesto il nostro macchinario”.

Chi opera nel comune di Fiumicino?
“Il Comune di Fiumicino attualmente è l’unico Comune d’Italia privo del servizio di Protezione Civile pur avendo una struttura a sua disposizione di grande livello e Professionalità nonché mezzi forzatamente fermi e che sono costati alla collettività oltre 4 milioni di euro. Mi domando: perché si vieta a una associazione di Protezione civile di operare? Che cosa si nasconde dietro a questo atteggiamento irresponsabile? Ovviamente siamo costretti a declinare ogni responsabilità per l’inattività della nostra macchina sperando che questo non causi altri danni a persone e cose. Ma, a fronte di questa situazione, credo che tutto il Consiglio comunale di Fiumicino debba prendere coscienza della situazione e trovare una soluzione”.
Gianfranco Pecchioli