Ici sui terreni, cittadini in protesta davanti al Comune

30 dicembre 2009 | 01:01
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Ici sui terreni, cittadini in protesta davanti al Comune

Fiumicino – Russo D’Auria: ‘Chiediamo l’esenzione fino a quando la Regione non darà l’ok ai cantieri’

Il Faro on line – “La priorità di chi amministra dovrebbe essere quella di tutelare i propri cittadini e non al contrario di approfittare delle occasioni amministrative per rimpinguare le casse comunali anche su chi non gode di alcun beneficio”.
A parlare è Mario Russo D’Auria, presidente dell’associazione Progetto Futuro. L’argomento in questione è quello dei cosiddetti “comparti”, e cioè quei terreni che ricadono su zone considerate edificabili ma sui quali, per vincoli ambientali non ancora “sciolti” dalla Regione, non è ammesso costruire alcunché. “Stanno arrivando cartelle esattoriali retrodatate che ammontano a svariate decine di migliaia di euro, e arrivano indistintamente sia a chi realmente può costruire sia a chi è inserito nel comparto ma è impossibilitato a farlo. Abbiamo attivato l’ufficio legale dell’associazione – prosegue Russo D’Auria – per vedere di proporre un ricorso contro questa che a parere nostro è una grossa ingiustizia. Pagare sì, ma nel momento in cui il bene è disponibile. Altrimenti sarebbe come pagare il bollo e l’assicurazione per un’automobile che non si sa se e quando verrà mai consegnata e inizierà a girare per strada”
Da qui il motivo della protesta di ieri mattina davanti al Comune. “Noi una proposta ce l’abbiamo – spiega Russo D’Auria – : sospendere il pagamento dell’Ici sui terreni con l’aliquota riservata a quelli edificabili fino a quando non saranno davvero edificabili. Nel frattempo, l’aliquota dovrebbe restare quella di sempre, perché se è vero che  un domani quei terreni varranno di più, oggi valgono come prima, perché nessun costruttore compra un terreno senza avere la certezza di poter costruire, ed oggi questa certezza non c’è, anzi c’è la certezza opposta: guai a mettere un solo mattone su quei pezzi di terra”.
Fin qui la proposta… “che – sottolinea Russo D’Auria – avremmo voluto poter esplicitare al sindaco se solo si fosse degnato di ascoltarci. Invece, come suo solito, prima ha ignorato la protesta, poi ha cercato di spaccarne il fronte, chiamando una persona sì e una no, col solito modo di fare che tende a dividere e non ad unire. Tra l’altro la protesta non è nemmeno diretta contro il comune in sé, ma contro la burocrazia. Sarebbe bene che il primo cittadino ricordasse di essere il sindaco di tutti, di quelli che gli stanno simpatici e di quelli che gli stanno antipatici. Anche perché anche quelli antipatici in sede di ballottaggio lo hanno persino votato. Ma questo evidentemente è un dettaglio…”. “Chiediamo – conclude D’Auria – a tutti coloro che hanno lo stesso problema di comparto, anche a chi ha già pagato, di contattarci per proporre una unica riunione con gli avvocati che stanno seguendo il caso e preparare un unico ricorso. Parliamo di soldi che escono dalle tasche dei cittadini, e senza alcuna possibilità di ritorno attuale. E chiediamo al Comune di farsi parte attiva di questa vicenda facendo ciò che è di propria competenza, come sospendere le aliquote Ici per chi non può realmente costruire”.