‘Ardea: c’è poca volontà di risolvere i problemi’

6 gennaio 2010 | 23:02
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‘Ardea: c’è poca volontà di risolvere i problemi’

Il monito del comitato di quartiere Nuova Florida all’amministrazione

Il Faro on line – “Il nostro plauso a Fabrizio Acquarelli, Consigliere Comunale di maggioranza, che si stia finalmente rendendo conto – anche se con molto ritardo – della effettiva qualità dell’Amministrazione da lui partecipata, riconoscendo pubblicamente sulla stampa locale che ‘L’incapacità e la poca volontà di risolvere i problemi, regnano sovrane’”. E’ quanto affermano i responsabili del Comitato di Quartiere Nuova Florida che formulano un elenco di problematiche da portare all’attenzione dell’amministrazione.
“Meritano particolare menzione – spiegano – i tanti problemi da noi sollevati in passatocome il completamento iter per il buon fine del progetto scuola superiore; la revisione viabilità nel quartiere Nuova Florida; pericolosità e disagi transito in via Venezia; l’eliminazione disagi per persone diversamente abili; l’illuminazione pubblica incroci pericolosi; il completamento lavori di segnaletica via Campo Selva; l’autospurgo a tariffa agevolata per i cittadini; il controllo allacci abusivi in fogna; l’apertura isola ecologica; toponomastica su tutto il territorio; la sorveglianza su tutto il territorio, anche di notte; la sistemazione delle aree verdi comunali e l’apertura degli uffici comunali anche il sabato”.

“Se la stessa sincera e consapevole presa d’atto potesse allargarsi anche al Sindaco, ai componenti della Giunta; se Dirigenti e Responsabili di Settore potessero essere valutati seriamente ed oggettivamente prima di premiarli per risultati mai raggiunti, ben diversa sarebbe l’immagine della Sua Amministrazione presso la comunità locale, ma soprattutto ben diversa sarebbe la condizione del vivere ad Ardea”.

“Certo, la buona volontà si può trovare e stimolare, ma l’incapacità è un male, una condizione non facilmente rimediabile. Una condizione della quale non i singoli sono responsabili, bensì solo ed esclusivamente colui o coloro che incautamente (e per chissà quali ragioni!) li hanno scelti, nominati e/o posti in certe posizioni”.

“Non serve sbandierare che ‘si governa perché eletti dai cittadini’, volutamente sottacendo però che quegli stessi cittadini hanno il diritto ad essere bene governati! Noi, responsabilmente, continueremo a ricordarvelo, sottolineando anche che gli eletti hanno il dovere (sempre che resti loro un minimo di etica, di gratitudine, di onestà e di senso di responsabilità) di farlo, al meglio delle loro capacità, e nell’interesse della collettività”.