Conflitto di interessi, Calicchio attacca Cicatiello

13 gennaio 2010 | 17:30
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Conflitto di interessi, Calicchio attacca Cicatiello

Fiumicino – Il capogruppo del Pd denuncia un’incompatibilità amministrativa del consigliere del Pdl: ‘Necessaria una verifica’

Il Faro on line – Paolo Calicchio, capogruppo Pd torna a parlare di questione morale. Ma stavolta lo fa con una question time presentata in Consiglio comunale, contro il consigliere Mauro Cicatiello.
“Dopo ben 90 giorni – ha dichiarato Calicchio – ho ottenuto l’elenco delle ditte fornitrici del Comune e continuo a non essere d’accordo con il Sindaco che ritiene compatibili le cariche dei consiglieri con il lavoro che svolgono privatamente, perché minano alla base il fondamentale patto di fiducia tra chi amministra e chi è amministrato. Personalmente credo che sia inopportuno che consiglieri abbiano affari con l’ente pubblico. E che inoltre partecipino a votazioni a favore di delibere che riguardano debiti dell’ente verso aziende anche riconducibili a loro o a loro consanguinei”.
La richiesta di Calicchio è stata chiara: “Chiedo al presidente di verificare in base all’articolo 69 la posizione amministrativa e di incompatibilità del consigliere Cicatiello con la sua carica, e con il suo essere socio allo stesso tempo di una ditta fornitrice di beni e servizi. Inoltre  ha  partecipato a votazione inerente il riconoscimento di un debito fuori bilancio da corrispondere proprio alla ditta della quale il consigliere è socio, e vorrei che fosse verificato anche questo aspetto. Infine desidero  una verifica sul rimborso alle aziende per le assenze degli amministratori in relazione ai rimborsi erogati alla Cicatiello srl durante l’anno 2009”.
Il presidente del Consiglio Comunale Mauro Gonnelli ha accolto la richiesta, e quindi secondo i tempi previsti dall’art. 69, entro 20 giorni si dovrà portare la questione in Consiglio.
Calicchio si rifà ad una norma del testo unico degli enti locali, nel quale viene citata l’ipotesi di incompatibilità: “L’articolo 63 – spiega – dice espressamente che non può ricoprire la carica di consigliere colui che come titolare, amministratore o dipendente prenda parte in forniture di servizi o appalti, ricevendo un sovvenzionamento in maniera continuativa. Stesso discorso per l’articolo 78 che si riferisce all’imparzialità e priva della possibilità di partecipare a discussioni o votazioni, su questioni riguardanti interessi propri o di parenti fino al quarto grado. Verificare la compatibilità con i pubblici esercizi di un consigliere in una posizione ambigua – conclude Calicchio – è un atto dovuto per i cittadini che si aspettano trasparenza e correttezza da parte di chi li amministra”.
Stefania Carlucci