‘Scrivo dipingendo Ladispoli’: un successo

14 gennaio 2010 | 00:12
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‘Scrivo dipingendo Ladispoli’: un successo

Tema del contest è stata la ‘Pace’, parola chiave cui gli sfidanti si sono dovuti ispirare

Il Faro on line – “Scrivo Dipingendo Ladispoli”. Questo il nome del Writing Contest che si è svolto nei giorni scorsi in piazza Rossellini. Alla manifestazione, organizzata e promossa dal Consiglio comunale dei Giovani e patrocinata dall’Assessorato alle Politiche Giovanili hanno partecipato dieci Writers i cui lavori sono stati giudicati dalla una giuria composta dai consiglieri Forte, Fierli e Grilli e dal giudice esterno Flavia Scalambretti.
Tema del contest è stata la “Pace”, parola chiave a cui gli sfidanti si sono dovuti ispirare per le loro variopinte composizioni. I primi 3 classificati hanno ricevuto, oltre ai trofei, anche alcuni premi forniti dallo skateshop Wall Ride, che ha sponsorizzato il progetto.
“L’ottimo risultato ottenuto – ha detto il consigliere comunale e delegato alle politiche giovanili, Andrea Zonetti –  è scaturito dall’ottima collaborazione tra assessorato alle Politiche giovanili e Consiglio comunale dei giovani che, tra l’altro, ha fatto da ponte tra Amministrazione comunale e Writers. Questo Contest è stato un primo segnale. Ci auguriamo che in futuro i writers possano esprimersi rendendo più bella la città. Un ringraziamento a tutto il Consiglio Comunale dei giovani ed in particolare al vicepresidente  Stefano Fierli e ai consiglieri Forte e Palumbo, per essersi dedicati con impegno alla realizzazione di un evento che ha permesso ai numerosi cittadini presenti, giovani e non, di apprezzare il mondo del Writing che, spesso,  è soggetto a pregiudizi”.
 â€œQuesti ragazzi – ha detto Fierli – non solo hanno dato un colore alla nostra città, ma hanno avuto, attraverso il Consiglio Comunale dei Giovani la  possibilità di dare un colore alla propria voce, che da tempo necessitava. Le macchie di colore viste in piazza Rossellini non sono gli scarabocchi irrispettosi di un gruppo di vandali, ma opere d’arte, degne di questo nome, la chiara dimostrazione che valorizzare la creatività e canalizzarla in modo positivo è molto più sensato che reprimerla”.