Seduceva le donne per poi truffarle, incastrato dalla Finanza

15 gennaio 2010 | 23:34
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Seduceva le donne per poi truffarle, incastrato dalla Finanza

Ladispoli – Denunciato un 37enne per appropriazione indebita

Il Faro on line – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Roma hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Civitavecchia un cittadino italiano incensurato di 37 anni, C.B. nato a Roma e residente a Civitavecchia, per insolvenza fraudolenta, appropriazione indebita e truffa, per un ammontare complessivo di oltre 150.000 euro. Dopo aver corteggiato la vittima ed instaurato una relazione amorosa, l’aveva convinta a costituire società di capitali con quote sociali ripartite al 50%. La carica di  amministratore unico veniva fatta ricoprire all’inconsapevole innamorata la quale garantiva la disponibilità finanziaria (con denaro contante o con l’assunzione di impegni debitori nei confronti di banche o società di assicurazione o fidejussione) necessaria per iniziare l’attività commerciale. Il playboy truffatore, quando non falsificava le firme, si faceva delegare ad emettere assegni in nome e per conto della società. I negozi, tutti a Ladispoli, venivano arredati con i migliori macchinari ed i fornitori venivano pagati con assegni postdatati. Anche una Ferrari, intestata alla società, e’ stata acquistata con lo stesso sistema. Dopo qualche mese, all’insaputa dell’innamorata, senza che la società avesse mai iniziato l’attività commerciale, il C.B. rivendeva tutti i beni acquistati con il preciso intento di far ricadere le responsabilità sull’inconsapevole vittima. E’ quanto accertato dai Finanzieri della Tenenza di Ladispoli dopo una lunga indagine iniziata lo scorso anno in seguito alla denuncia presentata da un’altra donna, evidentemente accortasi, in tempo, delle reali intenzioni truffaldine del seduttore. Secondo quanto accertato l’inizio dell’attività illegale e’ da far risalire all’anno 2007 allorquando il C.B. convince la compagna di turno ad investire circa 115.000 euro in un’attività commerciale nel campo della ristorazione. L’azienda viene rifornita di beni e macchinari per un ammontare pari ad 34.000 euro , mai incassati dagli ignari fornitori poiché pagati con assegni postdatati privi di copertura finanziaria.