Pirateria audiovisiva, maxi operazione tra Roma e Napoli

19 gennaio 2010 | 15:42
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Pirateria audiovisiva, maxi operazione tra Roma e Napoli

Indagini partite da un sequestro effettuato dalla Finanza di Fiumicino. Diciannove arresti

Il Faro on line – I militari della Guardia di Finanza dei Comandi Provinciali di Roma e Napoli hanno eseguito diciannove ordinanze di applicazione di misure coercitive personali emesse dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica partenopea – sezione criminalità economica, nei confronti degli appartenenti ad un sodalizio criminoso dedito all’illecita duplicazione, “in forma imprenditoriale”, di opere audiovisive tutelate dal diritto d’autore.

I finanzieri del Gruppo di Fiumicino hanno avviato le indagini un anno e mezzo fa, a seguito del sequestro nei pressi dell’aeroporto “Leonardo da Vinci” di un’ingente partita di materiale audio-visivo illecito destinato a rifornire il mercato laziale. Lo sviluppo delle investigazioni consentiva, nei mesi successivi, di sequestrare altre partite di supporti illeciti durante, durante il trasporto da Napoli a Roma, denunciandone i responsabili all’Autorità giudiziaria sia in stato d’arresto che a piede libero.

Le indagini, avviate dall’Autorità giudiziaria di Roma e successivamente dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli, territorialmente competente, hanno evidenziato l’esistenza di una solida e ben organizzata struttura criminale capace di produrre in poco tempo decine di migliaia di cd e dvd ed in grado di fare immediatamente fronte ai sequestri subiti, rifornendo senza interruzione i propri clienti capitolini ed in altre città del Centro Italia. Gli indagati, organizzati secondo una precisa ripartizione di ruoli, curavano in proprio tutte le fasi dell’illecita attività: dalla produzione, masterizzando le opere audiovisive in impianti siti all’interno di insospettabili abitazioni nel cuore di Napoli, al rifornimento dei materiali occorrenti, quali supporti vergini, custodie e locandine, dalla raccolta degli ordini dai clienti, quasi esclusivamente extracomunitari, al trasporto del materiale a destinazione ed all’acquisizione dei “master” dai quali effettuare le ulteriori copie.

A tale ultima attività provvedeva un esperto informatico che, grazie alle sue competenze informatiche, realizzava i “master” scaricando film di primissima visione in lingua straniera, disponibili su siti internet di paesi esteri ove gli stessi vengono immessi nel circuito cinematografico in anticipo rispetto a quello italiano. Lo stesso provvedeva, poi, ad acquisire l’audio in lingua italiana al momento della prima proiezione nei cinema nazionali; infine, utilizzando uno specifico software, sincronizzava il video e l’audio così ottenuti, conseguendo la disponibilità dei “master” ed avviando la duplicazione illegale su vasta scala, già poche ore dopo la prima visione cinematografica.

Le indagini, non semplici a causa della fittizia intestazione delle utenze telefoniche utilizzate e delle altre cautele adottate dai falsari, all’esito di una defatigante attività di appostamento e pedinamento, hanno consentito di localizzare i luoghi di riproduzione e stoccaggio del materiale illecito, sottoposti a perquisizione su disposizione della Procura della Repubblica con il sequestro, in due distinte occasioni, di quattro centrali di duplicazione clandestina, 286 masterizzatori, 106.000 cd e dvd illegalmente duplicati, 92.000 custodie e locandine destinate al loro confezionamento e la denuncia di 19 responsabili, di cui 12 in stato d’arresto; nel corso delle perquisizioni sono state anche sequestrate due pistole con matricola abrasa.

Nonostante il duro colpo subito, l’attività illecita, dopo un breve periodo di riorganizzazione, veniva riavviata, come  testimoniano le intercettazioni telefoniche ed i sequestri di merce illecita destinata a rifornire il mercato “pirata” della capitale, tra cui quello di CD musicali del 59° Festival di Sanremo, effettuato mentre la rassegna canora era in corso.

All’esito degli accertamenti, la Procura della Repubblica di Napoli ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione delle misure restrittive personali nei confronti di tutti i responsabili dell’illecito traffico, eseguite nella nottata odierna dai finanzieri dei Comandi Provinciali di Roma e Napoli, rispettivamente agli ordini del generale B. Andrea De Gennaro e del Gen. B. Giovanni Mainolfi.

L’esecuzione delle predette misure cautelari e delle contestuali perquisizioni locali ha consentito in data odierna di: sottoporre a misure restrittive della libertà personale 17 destinatari, mentre 2 sono al momento ricercati. E sottoporre a sequestro, nei quartieri spagnoli ed in zona Mercato di Napoli, due centrali di duplicazione clandestina con 130 masterizzatori e 5.000 supporti audiovisivi illeciti pronti per la distribuzione.

Agli indagati vengono contestati i reati di associazione a delinquere, ricettazione e violazione delle norme sul diritto d’autore.

Gli Ispettori del Servizio Antipirateria della Siae che hanno fornito collaborazione tecnica durante le indagini, esaminando il materiale sequestrato, hanno riconosciuto l’elevata qualità delle opere illecitamente riprodotte nonché l’eccellente livello tecnologico degli impianti utilizzati.     

Ingenti i guadagni conseguiti lungo tutta la filiera dell’illecito commercio: i dvd “pirata”, pronti per la vendita e costati all’organizzazione criminale circa 40 centesimi, venivano ceduti in grande quantità ad un prezzo di 60/70 centesimi per essere poi rivenduti, al dettaglio, nelle più affollate strade dello shopping capitolino, tra 5 e 7 euro.