‘Legalità: controllo già presente sul territorio’

25 gennaio 2010 | 17:08
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‘Legalità: controllo già presente sul territorio’

Il presidente dell’Acis interviene sulla manifestazione organizzata da Onda Democratica sulle infiltrazioni mafiose

Il Faro on line – “Ben vengano iniziative come quelle proposte dall’associazione Onda Democratica, ma vorremmo soltanto far presente, a chi magari lo ha dimenticato e a chi proprio non lo sa, che nel territorio è per l’appunto presente un Premio Contro tutte le mafie riconosciuto ed apprezzato dalle più alte cariche dello Stato, da tutte le forze dell’ordine nazionali e locali e da vari personaggi: magistrati, procuratori, giudici, giornalisti e attori”.
Sono le parole del presidente dell’Acis Alessandro De Nitto (Membro del Coordinamento Nazionale Antimafia) che esprime il suo parere in merito a ciò che è stato detto e previsto nel corso dell’incontro organizzato sabato scorso dall’associazione “Onda Democratica” sulle possibilità di infiltrazioni mafiose nel territorio.
“Il Premio – prosegue De Nitto – che giungerà quest’anno alla diciannovesima edizione ha portato negli anni nel territorio i protagonisti assoluti della lotta alle mafie come, tra i più grandi, la moglie del giudice Paolo Borsellino Agnese, la sorella di Giovanni Falcone Maria, il Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso, i giudici Antonino Caponnetto e Giancarlo Caselli e il Ministro dell’Interno Roberto Maroni. L’Associazione organizzatrice è quindi costantemente impegnata nel territorio nel monitorare eventuali pericoli malavitosi, non solo attraverso il Premio, ma anche con i “Corsi di Legalità” promossi nelle scuole elementari e superiori. Tali corsi rappresentano un monito e un impegno per il futuro, nel quale a tutti i ragazzi delle scuole di Fiumicino sono mostrati esempi di vite nella legalità, sacrificate per la difesa del nostro Stato. Se a Fiumicino è presente un Premio Contro tutte le Mafie sarà più difficile fare di questo territorio terreno fertile di penetrazione. Lo dimostra il fatto che, parlando per esperienza, nel territorio non vi siano ad oggi locali sequestrati alla mafia, mentre in quasi tutte le altre località già sono discretamente cifrabili”.

“La battaglia a difesa della legalità – continua – non è quindi tanto un dovere del mondo politico locale quanto di quello sociale. Il Procuratore Vigna premiato dalla nostra organizzazione del 2000 appena arrivato a Fiumicino con il suo accento toscano ci disse: ‘Ma Fiumicino che c’azzecca con la mafia?’ e noi con orgoglio e responsabilità gli rispondemmo che Fiumicino non c’entrava niente con la mafia ma che proprio per questo eravamo in dovere di parlarne e combatterla. Per questo come associazione ci impegneremo a partecipare ai prossimo incontri che da chiunque saranno organizzati, perché la collaborazione su questa materia è essenziale; non dimenticando però che nel nostro territorio crediamo e ci auspichiamo che non ci saranno problemi di infiltrazioni perché è già presente una forte coscienza pubblica di chi giorno dopo giorno fa politica della legalità e da molti anni attentamente si impegna nel territorio”.