‘Sicurezza: un sistema di videosorveglianza per combattere la microcriminalità’

26 gennaio 2010 | 15:26
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‘Sicurezza: un sistema di videosorveglianza per combattere la microcriminalità’

Fiumicino – Gonnelli: ‘C’è la possibilità di accedere ai fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Interno’

Il Faro on line – Un sistema integrato di telecamere nei punti nevralgici di accesso alla città di Fiumicino  per garantire sicurezza, individuando chi entra e chi esce dal territorio con un controllo costante delle targhe. E’ quanto sta allo studio del Presidente del Consiglio, Mauro Gonnelli, che in prossimo futuro potrà diventare materia di discussione per l’intero consiglio comunale. Il progetto del sistema integrato di videosorveglianza per il presidio ed il controllo dell’area urbana è già operativo nel Comune di Lodi, il quale ha ottenuto un contributo del Ministero dell’Interno di 1.050.000 euro. Stante il decreto con il riparto dei 100 milioni di euro del “Fondo per la realizzazione di iniziative urgenti per il potenziamento della sicurezza urbana e la tutela dell’ordine pubblico” (istituito con la legge 133 dello scorso agosto, il cosiddetto “pacchetto sicurezza”) firmato dal ministro Roberto Maroni.
Il progetto consiste nella realizzazione di un sistema integrato di videosorveglianza territoriale e di monitoraggio del traffico veicolare, al fine di potenziare l’efficacia e l’efficienza del controllo del territorio da parte delle forze di polizia, ottimizzandone capacità, tempestività d’intervento e impiego delle risorse. In particolare, presso i siti individuati in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, saranno realizzate delle postazioni di videosorveglianza, dotate di tre tipologie di telecamere: “di osservazione” (dotate di ampia possibilità di brandeggio e di in gradimento, che permetteranno di gestire in diretta dalle sale operative gli avvenimenti connessi all’ordine ed alla sicurezza pubblica) e “di contesto” (a grande risoluzione, che verranno impiegate in quegli ambiti in cui è richiesta l’acquisizione di immagini ad altissima qualità per la ricerca di dettagli, ad esempio, per fini investigativi) e “lettori di rilevamento transiti e targhe” (che consentiranno, infine, di segnalare i transiti delle targhe sospette, per verificarne l’inserimento nelle “black list” delle forze di polizia).
“E’ un primo passo – ha affermato Gonnelli – per iniziare a discutere seriamente di sicurezza. Troppi episodi hanno messo in allarme i cittadini, e nonostante il grandissimo lavoro fatto dalle forze dell’ordine presenti, la vastità del territorio e l’aumento di popolazione italiana e straniera ha creato nuove condizioni che necessitano di nuovi interventi. E la tecnologia, in questo senso, può essere di ausilio”.