Reclutavano ragazze per farle prostituire, sgominata una gang

26 gennaio 2010 | 01:01
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Reclutavano ragazze per farle prostituire, sgominata una gang

Fiumicino – In azione i carabinieri di Passoscuro e Torrimpietra. Fermate sette persone

Il Faro on line – Nella nottata appena trascorsa, i carabinieri delle Stazioni di Passoscuro e Torrimpietra, coordinati dalla Compagnia di Civitavecchia, hanno dato esecuzione a 10 misure cautelari, disarticolando così un’organizzazione, composta da cittadini italiani e stranieri, responsabile di aver reclutato numerose ragazze che avviavano alla prostituzione sulle vie del litorale e nella Capitale. Le misure cautelari sono state emesse dal Gip del Tribunale di Civitavecchia, su richiesta della locale Procura della Repubblica diretta dal Consigliere Gianfranco Amendola.  Le indagini, coordinate e dirette dal Sostituto Procuratore di Civitavecchia, Margherita Pinto, hanno accertato che, almeno dal mese di maggio 2009, l’organizzazione reclutava ragazze dalla Romania per avviarle alla prostituzione.
Una volta giunte in Italia le ragazze ricevevano supporto logistico e protezione, nonché direttive circa l’espletamento dell’attività di meretricio e la zona sulla quale esercitarlo. All’interno dell’organizzazione, è emerso il concorso di tutti i soggetti nell’attività delittuosa, ma ad uno in particolare appare riconosciuto il ruolo di capo, promotore ed organizzatore del lavoro di tutti gli altri, ai quali forniva indicazioni sui luoghi, sulle modalità di gestione delle ragazze nonché sul comportamento da tenere con gli estranei al gruppo. Grazie all’opera di uno degli indagati, che aveva svolto l’attività di buttafuori presso alcuni night della zona, l’organizzazione entrava in contatto in particolare con due circoli privati, di proprietà di due soggetti italiani, pure attinti da misura cautelare, dove le stesse ragazze venivano impiegate dopo aver terminato il lavoro sulla strada o in caso di cattive condizioni meteo. Lo stesso, poi, era il soggetto al quale il sodalizio criminale affidava il compito di risolvere questioni problematiche che potevano sorgere sulla strada.  Un indagato è attinto da misura cautelare anche per reati commessi in ambito familiare; lo stesso ha sfruttato la sua amicizia con il capo dell’organizzazione, al quale si è rivolto per avviare alla prostituzione la propria compagna convivente, avvalendosi della sua opera ed evidentemente della sua struttura.
Sostanzialmente le ragazze venivano reclutate in Romania, accolte in Italia dove veniva fornito loro tutto il supporto logistico necessario per vivere (a Ladispoli) e per esercitare il meretricio (nella Capitale, il pomeriggio in zona Laurentina e la sera in zona Aurelia, e la notte presso i due night club individuati). L’organizzazione si occupava altresì anche di acc ompagnare materialmente le ragazze sul posto e di fornire loro assistenza nel caso in cui si fossero verificate problematiche. Fra gli indagati vi è anche una giovane prostituta che, sebbene esercitasse il meretricio “in proprio”, a questa si rivolgevano per avere la disponibilità di ragazze da impiegare in occasioni particolari. L’indagine rientra nel quadro di una serie di iniziative investigative che il Gruppo Carabinieri di Ostia porta avanti da alcuni mesi, con il fine di contrastare il fenomeno relativo al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione sul litorale della provincia di Roma da Ostia a Civitavecchia.
I 7 soggetti già localizzati nel territorio compreso tra i comuni di Cerveteri e Ladispoli sono: R.M.I., cittadino romeno, di 29 anni (con precedenti specifici, attinto da custodia cautelare in carcere); O.I., cittadino romeno, di 31 anni (attinto dalla misura dell’obbligo di presentazione alla pg); V.I.F., cittadino romeno, di 35 anni (attinto dalla misura dell’obbligo di presentazione alla pg), ritenuti responsabili in concorso tra loro, dei reati di agevolazione e sfruttamento della prostituzione nei confronti di due giovani ragazze;  B.S., cittadino italiano, di anni 40, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e sfruttamento della prostituzione attraverso la minaccia, tutti nei confronti della propria compagna convivente (attinto da
custodia cautelare in carcere); A.A., cittadina romena, di anni 21, ritenuta responsabile dei reati di sfruttamento della prostituzione nei confronti di due giovani ragazze (attinta dalla misura  dell’obbligo di presentazione alla pg); D.B.C., cittadino italiano, di anni 67 e L.C.T., cittadino italiano di anni 62, ritenuti responsabili in concorso tra loro, dei reati di agevolazione e sfruttamento della prostituzione (attinti da custodia cautelare agli arresti domiciliari).