Conflitto di interessi, ‘assolto’ il consigliere Cicatiello

29 gennaio 2010 | 18:50
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Conflitto di interessi, ‘assolto’ il consigliere Cicatiello

La decisione in Aula – Canapini: ‘Il capogruppo del Pd dovrebbe avere prove e non sospetti’. Calicchio (Pd): ‘Non ho accusato nessuno’

Il Faro on line – Il consigliere comunale Mauro Cicatiello rimarrà al suo posto. Dopo settimane di polemiche è approdata in Consiglio comunale la vicenda sulla presunta incompatibilità del consigliere. Dopo un accurato vaglio della posizione di Cicatiello, il segretario generale Stefania Dota ha dichiarato che nel caso specifico non esiste conflitto di interessi, e quindi la delibera è passata chiudendo la porta ad ulteriori dubbi.
La discussione che ha preceduto la votazione è stata segnata da una serie di illazioni tra i due schieramenti, tanto da portare il sindaco Mario Canapini a perdere le staffe lanciando accuse contro il capogruppo Pd Paolo Calicchio e contro la stampa. La questione del conflitto d’interessi era stata sollevata qualche mese fa dal consigliere De Vecchis, ma è stato Calicchio a rendere formale la richiesta di valutazione del caso. In aula è stato lo stesso Mauro Cicatiello a prendere parola: “Negli ultimi mesi la mia persona è stata oggetto di numerosi attacchi. E’ emersa da parte di alcuni consiglieri l’incapacità di avere un confronto serio, accusando me. L’azienda di famiglia che porta il mio nome è nata 40 anni fa e con impegno e trasparenza abbiamo lavorato sodo, tanto da diventare una realtà produttiva importante di questo territorio. Il vero conflitto di interessi, a mio parere, riguarda quello che siamo in realtà rispetto a quello che vogliamo far finta di essere”.
E’ l’intervento di Paolo Calicchio a far innervosire la maggioranza: “Ho chiesto solo una verifica per una presunta incompatibilità, senza mai accusare nessuno. Pur osservando che in Consiglio siedono molti imprenditori, potrebbe essere lecito pensare che non sempre gli interessi siano totalmente a favore della cittadinanza. Sarebbe opportuno inoltre verificare anche gli appalti della Fiumicino Servizi. Ritengo di non essere un inquisitore, ma se fossi io ad amministrare il Comune, farei dimettere i consiglieri in dubbio per opportunità politica, altrimenti viene a mancare quella fiducia che è alla base del rapporto eletto ed elettore”.
Dopo gli interventi di Anselmo Tomaino, Claudio Cutolo, Mauro Gonnelli, William De Vecchis, Danilo Rocca, Michela Califano e Massimiliano Graux, si è scatenata la furia del sindaco, che senza andare per il sottile ha lanciato il suo personale J’accuse: “Mi sarei aspettato dal consigliere Calicchio le sue scuse nei confronti dei consiglieri Cicatiello e Rocca, e anche ai cittadini. Le due aziende in questione lavorano da molti anni sul territorio senza aver mai dato adito a giudizi. E’ immorale il danno di immagine che ha creato alle due aziende e al Comune. Non avendo argomenti, dopo la chiara compatibilità di Cicatiello, ha inveito anche contro gli uffici, mettendo in dubbio l’operato di chi lavora. Dovrebbe avere prove e non sospetti, dovrebbe vergognarsi del suo modo di agire”.
A questo punto il capogruppo Pd è uscito dall’aula, ma il sindaco Canapini ha proseguito: “La stampa ha più poteri della magistratura, ha alimentato questa polemica facendo pensare ai cittadini che qui ognuno pensa ai propri affari. Bisogna ritrovare l’equilibrio e pensare seriamente a cose più importanti, nonostante la mia demotivazione dovuta ad una politica che si fa solo sui mass media, invece di tornare ad un confronto reale”.
Il clima teso non ha compromesso però le votazioni delle quattro delibere previste, passate tutte con voto unanime, salvo quella riguardante Cicatiello nella quale si è astenuto il centrosinistra.
Stefania Carlucci