‘Dieci febbraio, il ricordo sia di tutti i martiri italiani’

6 febbraio 2010 | 21:25
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‘Dieci febbraio, il ricordo sia di tutti i martiri italiani’

Ladispoli – L’associazione leonidas lancia un appello al Sindaco

Il Faro on line – “Qualche giorno fa,  visionando le pagine del sito del comune di Ladispoli ci è andato l’occhio su un’iniziativa intitolata ‘10 febbraio – ricordati di non dimenticare’. Il nostro primo pensiero – spiega Walter Augello, presidente dell’associazione Leonidas, associazione che aderisce al ‘Comitato 10 febbraio’ –  è stato ‘finalmente dopo anni di richieste da parte della nostra associazione il comune si ricorda di commemorare il 10 febbraio, il Giorno del Ricordo.’ –  Per chi non lo sapesse il ‘giorno del Ricordo’ è stato istituito con la legge n°92 del 30 marzo 2004 al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Invece, il comunicato stampa ufficiale del Comune di Ladispoli parla di una manifestazione  ‘in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti – art. 1 legge n° 221 del 20 luglio 2000 del parlamento italiano – ovvero  la legge che istituisce “Il Giorno della Memoria” , che si celebra  il 27 gennaio di ogni anno. “Ora, con tutto il rispetto possibile per chi fu vittima della barbarie nazista e per il dolore che i loro parenti ancora portano dentro, e ci teniamo ad evidenziare il fatto che la nostra non è una protesta verso l’apprezzabile evento organizzato nella nostra città, – sottolinea Augello – ma è l’evidente inopportunità del Comune di Ladispoli, che ancora una volta  si dimentica di chi per troppi anni è già stato classificato come vittima di serie B, e proprio nella giornata in ricordo dei martiri delle Foibe,  organizza un evento che in tutto il mondo è stato commemorato 15 giorni prima. Mai più è il grido che esce dal nostro cuore quando leggiamo e sentiamo parlare dei lager, dei crimini nazisti, delle sofferenze e delle morti di uomini rei solamente di essere ebrei. Ribadiamo che tutti abbiamo il dovere di ricordare il dramma della Shoa. Quello che ci chiediamo è,  perché solo a Ladispoli  commemorare lo sterminio del popolo ebraico lo stesso giorno in cui per legge è istituita una giornata per ricordare lo sterminio da parte dei comunisti di Tito di chi ebbe la sola colpa di essere italiano? Noi crediamo – prosegue il presidente di ‘Leonidas’- che queste giornate servano per far riflettere soprattutto i più giovani, perché non dimentichino i milioni di martiri dei Lager, dei Gulag, delle Foibe, e dei Laogai. Perché tutti dicano basta con i campi di concentramento! Perché tutti i campi ancora oggi esistenti vengano chiusi! Noi siamo convinti che il male non possa trionfare, ma affinché ciò avvenga è necessario che  tutti gli uomini e donne di buona volontà agiscano, affinché la sofferenza ed il martirio delle vittime dei campi non siano stati vani. Ma affinché ciò avvenga non si può oscurare ancora una volta quello che fu il dramma delle Foibe. Perché è proprio in nome di tutti coloro che non possono più parlare che bisogna conservare la memoria di quelle tragiche vicende. Non ci interessa la polemica, che sarebbe inopportuna quando si tratta del ricordo di chi ha sofferto e continua a soffrire,  ed è per questo – conclude Augello – che chiediamo che insieme all’iniziativa “Ricordati di ricordare” il sindaco di Ladispoli si impegni a celebrare adeguatamente la ricorrenza del 10 febbraio, se non per umana pietà, almeno così come previsto dalla legge n°92 del 30 marzo 2004″.