Porto turistico: ‘il giorno dopo’

6 febbraio 2010 | 01:56
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Porto turistico: ‘il giorno dopo’

Dopo la posa della prima pietra arrivano i commenti di politici e associazioni

Il Faro on line – Ad “accogliere” gli invitati alla cerimonia per la posa della prima pietra del porto c’erano anche circa settanta cittadini contrari all’opera. Fiumicino Resiste, questo il nome del comitato spontaneo che ha manifestato poco distante dal luogo della manifestazione: “Protestiamo perché crediamo che per Fiumicino si poteva ipotizzare uno sviluppo diverso. – affermano i manifestanti – Fiumicino può diventare un luogo di attrazione turistica, grazie al mare, alla campagna e ai beni archeologici, che potrebbero comunque offrire ottime aspettative lavorative anche a tutti i cittadini. Senza contare i danni ambientali, che per ora sono incalcolabili, ma ogni freno messo alle correnti inevitabilmente crea uno squilibrio, e se questo accadrà sarà un danno enorme per il nostro territorio”.

A fare da eco al comitato spontaneo anche Legambiente che sottolinea come quest’area “viene definita dai tecnici R4, cioè ad elevato rischio idrogeologico, e un’opera del genere in questa situazione è davvero rischiosa”. “Il Piano di Assetto Idrogeologico approvato dall’Autorità di Bacino del Tevere – si legge in una nota – prevede invece la nascita di un parco sulla foce, proprio per limitare le probabilità di catastrofi. Inoltre il progetto non prevede un nuovo piano di trasporto pubblico, ma strade. Quindi oltre al cemento ci sarà un traffico di automobili che avranno un impatto dannoso sullo stato della foce, già flagellata dall’inquinamento del Tevere”.

A controbattere questa posizione interviene Piergiorgio Benvenuti, responsabile delle relazioni istituzionali e coordinatore del movimento ecologista europeo, Fare Ambiente per il Lazio che afferma: “Dopo decenni di proposte, promesse, fumosi progetti finalmente è stata posata la prima pietra per l´avvio dei lavori di realizzazione del porto. Un progetto di ampio respiro,  il primo porto eco-sostenibile in Italia ed il più grande del Mediterraneo. Come consuetudine sono arrivati i militanti del ‘no’ a tutti i costi, un manipolo sempre meno numeroso di Verdi, il Wwf Lazio che preannuncia di chiedere alla Comunità europea di aprire una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese, Legambiente che dice No alla creazione di nuovi  porti turistici, pur capendo la necessità di nuovi  posti barca , proponendo di riutilizzare  i bacini esistenti come quelli adibiti alla pesca. Posizioni fuori tempo e fuori dalla storia, in molti casi in attualizzabili,  che come fine ultimo hanno lì obiettivo  di bloccare ogni tipo di sviluppo del Paese, frapponendo ogni sorta di barriera a chi realmente vuol amare la natura ed il mare”.

Per Giancarlo Sapio presidente dell’Uria (Unione Romana Ingegneri Architetti), invece, con la posa della prima pietra “si compie il primo passo verso la realizzazione di un’infrastruttura fondamentale non solo per la realtà territoriale di Fiumicino ma per tutta la provincia di Roma. Il nuovo porto di Fiumicino è un importante esempio di progettazione ecosostenibile e diventerà un centro aggregatore per il turismo nautico del Mediterraneo colmando, in parte, una lacuna
strutturale per gli oltre 360 km di costa della Regione Lazio. Auspico infine – conclude il presidente Uria – che nel futuro gli Enti coinvolti in operazioni simili collaborino fattivamente affinché non si debbano pi attendere 40 anni prima che venga dato inizio alla realizzazione di opere fondamentali per lo sviluppo e l’economia, non solo della Regione, ma anche della Nazione”.

Il vicesindaco di Roma e senatore Mauro Cutrufo definisce il porto “un tassello importante per la realizzazione del Secondo Polo turistico”. “Dopo il via al progetto dell’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino ed al parco a tema sull’immaginario cinematografico ‘Cinecittà world’, anche il porto di Fiumicino si avvia a diventare una realtà importante anche per un territorio come quello della Capitale, che con i suoi 20km di costa, è il Comune costiero più grande d’Europa. Infatti, grazie alla strategia di sviluppo di cinque sistemi che compongono il Secondo Polo, tra cui appunto il sistema nautico diportistico crocieristico, Roma si avvia a diventare il centro diportistico più grande d’Europa con 6.000 posti barca totali. I porti del resto – conclude – sono una ricchezza per le città che li ospitano, in quanto artefici di un importante indotto in termini occupazionali ed economici. Il porto turistico di Fiumicino, insieme all’ampliamento del porto di Ostia e gli approdi lungo il Tevere, rilanceranno in maniera definitiva il turismo nautico, quello che fino ad ora ci ha visti penalizzati nei confronti di altri Paesi che sono riusciti ad organizzarsi nei confronti di questo importante e ricco segmento del turismo”.

Diversa la posizione di Vanessa Ranieri, presidente del Wwf Lazio che afferma: “Spiace che proprio nel giorno dell’inaugurazione del cantiere del porto turistico di Fiumicino, alla presenza di politici, banchieri e imprenditori, il Wwf Lazio abbia completato l’istruttoria per chiedere alla Comunità europea di aprire una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese, attesa la disapplicazione della normativa comunitaria dalle amministrazioni locali per la realizzazione di quest’opera e le sue infrastrutture”.

“Spero che la costruzione del nuovo porto sia l’occasione per trovare una soluzione a problemi non più procrastinabili. – dichiara il consigliere regionale Antonio Zanon (Udc) – Non vorrei che fosse il classico esempio di quando si progettano opere fantasmagoriche dimenticando i bisogni essenziali della cittadinanza. Vigilerò in prima persona affinché le necessità primarie dei residenti non rimangano all’ombra del nuovo porto e che la costruzione dell’infrastruttura sia davvero
l’occasione per una riqualificazione organica di tutta la Città”.

E’ invece ottimista l’assessore agli Enti locali, Giuseppe Parroncini, per cui “Si tratta di un’opera che consente al Lazio di poter rafforzare le proprie ambizioni di centro nevralgico dello sviluppo socio-economico del proprio territorio e dell’intera nazione. A lavori ultimati, il porto turistico di Fiumicino permetterà al Lazio di rafforzare la propria capacità attrattiva a livello turistico e produttivo aumentando le potenzialità occupazionali del settore e di tutto l’indotto. Con la Fiera di Roma, lo scalo aeroportuale ed il distretto della nautica, il porto di Fiumicino rappresenta un’infrastruttura che fa sistema per rafforzare lo sviluppo economico e produttivo locale, portando immediati benefici anche alle attività commerciali, artigianali, turistiche e di servizio, perchè è indubbio che il nuovo porto incentiverà il diportismo e quindi la fruibilità turistica ed economica del litorale e dell’entroterra”.

Dello stesso avviso Mario Baccini, leader dei Cristiano Popolari e già deputato eletto nel collegio di Roma-Fiumicino che sottolinea il principio secondo cui quando le istituzioni si uniscono e si fondono nell’unico interesse dello sviluppo del territorio “nascono grandi opere”. “Questa è la dimostrazione della grandezza del nostro Paese e di come si possa reagire alla crisi economica. Grazie a questo progetto ci saranno, infatti, migliaia di posti di lavoro e si accrescerà la ricchezza e il valore di questo territorio”.

Anche per il consigliere regionale Pietro Di Paolo (Pdl) si tratta di “un passo importante per lo sviluppo del Lazio, la valorizzazione della costa e il rilancio del tessuto economico e turistico produttivo del territorio. Un’opera, questa, che verrà realizzata secondo i più moderni standard qualitativi ed eco sostenibili e che, sono certo, saprà diventare un’infrastruttura di riferimento per tutto il Mediterraneo. Un traguardo di grande valore che saprà essere motore di sviluppo economico e che garantirà non solo a Fiumicino, ma anche a tutto l’hinterland capitolino, quel ruolo di centro del Mediterraneo da molti auspicato”.

Il presidente dell’associazione Progetto Futuro di Fiumicino, Mario Russo D’Auria ne riconosce l’importanza a patto che tutte le promesse fatte sulle infrastrutture di Fiumicino siano “rispettate nei tempi e nella sostanza”. “Mesi fa – spiega D’Auria – alzammo la soglia di allerta proprio per fare in modo che il tema delle infrastrutture a servizio della città fosse inserito nella discussione, cosa che poi è accaduta in Consiglio comunale. In quei giorni, però, restammo soli  a fare questa, chiamiamola così, battaglia. Ora abbiamo visto organizzare una sorta di protesta – che rispettiamo, per carità – ma che ci sembra del tutto fuori tempo massimo. Ora è già tutto definito, tempi e modi di realizzazione, e dunque c’è poco da protestare. Si dovrà invece vigilare affinché ciò che è stato promessi diventi realtà“.