‘Ripensiamo all’autovelox insieme’

16 febbraio 2010 | 00:46
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‘Ripensiamo all’autovelox insieme’

Russo D’Auria: ‘Comune e cittadini possono arrivare a fare prevenzione in maniera più efficace e senza gravare sui bilanci familiari’

Il Faro on line – “Chiariamo subito che non è e non vuole essere un attacco al Comune, anzi. E’ un modo per far sì che proprio l’amministrazione comunale venga vista come amica e non altro”. La premessa è di Mario Russo D’Auria, che ha iniziato una raccolta di firme tra i cittadini per arrivare a ridiscutere insieme all’Amministrazione comunale il delicato tema degli autovelox.
“Proprio gli interventi del Comune di Fiumicino in tema di viabilità – spiega Russo D’’Auria – hanno dimostrato come certe iniziative siano vincenti. Penso alle rotonde realizzate agli incroci principali del territorio, penso anche ai dossi che hanno sensibilmente rallentato il flusso veicolare nei punti più critici. E allora perché non continuare su questa strada, che è quella della prevenzione, invece di affidarsi totalmente a delle macchinette che spesso colpiscono chi la mattina sta andando al lavoro?”
Non è una crociata anti-autovelox, piuttosto un modo per riorganizzare l’intero sistema: “Non è in discussone l’autovelox in sé – prosegue Russo D’Auria – ma come viene utilizzato. In certi tratti le auto continuano a sfrecciare, senza alcun beneficio per la sicurezza; forse arriveranno le multe, ma intanto il pericolo resta. In quei casi ci vorrebbero invece i vigili urbani, che potrebbero ben distinguere tra chi sta sfrecciando oltre ogni limite consentito e chi, al contrario, ha una velocità di poco superiore alla norma magari per arrivare puntuale al lavoro, stante la grande difficoltà data dal sistema viario locale, già congestionato. Più vigili, dunque e meno autovelox, su certe strade. Gli autovelox andrebbero bene su altre, magari tarati par far male a chi corre davvero e non ai padri di famiglia”. Insomma, una raccolta di firme per trovare sponda nel Palazzo di via Portuense e creare le condizioni per ripensare insieme la distribuzione e l’utilizzo di macchine e di uomini. “Altrimenti l’autovelox assume solo la figura di una macchinetta mangiasoldi, ma i soldi sono quelli delle tasche dei cittadini. E, pensata così, non è davvero una cosa buona…”