Di Paolo: ‘Sanità nel Lazio, è emergenza’

16 febbraio 2010 | 15:58
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Di Paolo: ‘Sanità nel Lazio, è emergenza’

Il candidato del Pdl: ‘Bisogna passare da una sanità incentrata sugli ospedali ad una sanità del territorio’

Il Faro on line – Che la sanità del Lazio sia in crisi è ormai sotto gli occhi di tutti. Una vera e propria emergenza dalla quale è importante uscire quanto prima possibile per evitare il totale collasso. “Incapacità di decidere, assenza di pianificazione, nessun intervento per diminuire la spesa – afferma Pietro Di Paolo, caldidato alla Regione Lazio per il Pdl – hanno contraddistinto la disastrosa gestione da parte della sinistra. Negli ultimi anni la spesa sanitaria è costantemente aumentata, il piano di rientro non funziona, tutti i centri di costo delle asl sono fuori controllo e non è stato fatto alcun intervento di natura strutturale che abbia portato risultati utili. Il reale fabbisogno sanitario non è stato minimamente preso in considerazione. Nessun provvedimento annunciato ha quindi prodotto effetti tangibili, a dimostrazione della totale incapacità di governo, soprattutto in tema Sanità. In soli quattro anni è stato prodotto un disavanzo pari a 7 miliardi di euro, quasi il doppio del debito ereditato e sono state convocate ben 86 commissioni di cui il 90% si è risolto in semplici audizioni, senza prendere mai un provvedimento concreto né adottare una politica economica seria per sanare il grave debito. La situazione è davvero allarmante – prosegue Di Paolo –  senza considerare la recente minaccia del piano sanitario che la giunta Marrazzo stava per approvare e che avrebbe decretato il definitivo crollo. Un piano inconsistente, definito correttamente da molti ‘libro dei sogni’, in cui si riscontravano gravi mancanze, come quella di una programmazione temporale,  oltre  alla totale assenza di criteri per la ristrutturazione della rete ospedaliera e per la riorganizzazione delle asl. Pericolo fortunatamente scampato. L’ex giunta Marrazzo garantiva un volto nuovo alla Sanità del Lazio, attenzione alle necessità dei pazienti, apertura di nuove strutture sanitarie, ma nulla di tutto ciò è mai stato realizzato. È imbarazzante la disinvoltura con cui sono state dimenticate le promesse sbandierate ai quattro venti da questa sinistra durante le precedenti tornate elettorali. Questa è la realtà con cui dovrà fare i conti il prossimo commissariamento. La priorità è dunque quella di uscire da una simile situazione di emergenza tentando di abbassare la spesa sanitaria, ormai fuori controllo, senza però abbassare gli standard di qualità per i cittadini. E’ necessario ridisegnare completamente le strutture Asl e le aziende ospedaliere, passare da una sanità incentrata sugli ospedali ad una sanità del territorio. Si dovranno compiere scelte obbligate e non più rinviabili; la sanità – conclude Pietro Di Paolo – è uno dei principali servizi ai cittadini e proprio per questo deve essere assolutamente considerata come un impegno al di fuori della lotta politica”.