Iniziati gli interventi di messa in sicurezza al bosco di Palo laziale

17 febbraio 2010 | 23:42
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Iniziati gli interventi di messa in sicurezza al bosco di Palo laziale

Il progetto, comprende l’abbattimento degli esemplari morti e una nuova piantumazione garantendo la dimora alla fauna che normalmente vi abita

Il Faro on line – Sono iniziati in questi giorni i lavori di salvaguardia e di messa in sicurezza del bosco di Palo laziale finanziati con 100mila euro dalla Regione. I lavori comprendono anche un intervento fito-sanitario che si svolge all’interno di uno dei siti ambientali più importanti della nostra Regione. Il bosco di Palo è un Sic (Sito di importanza comunitaria) e per la progettazione e la direzione lavori sono stati affidati a un team di professionisti e dottori forestali tra i migliori della nostra Regione che con la loro competenza potranno garantire il trattamento migliore per questo sito che nel tempo è diventato di importanza comunitaria, per le particolari e rare tipologie di flora e fauna che lo abitano”.
“Molte specie nel bosco – afferma in una nota Filiberto Zaratti, assessore regionale all’Ambiente – sono in via d’estinzione e hanno bisogno della conservazione del loro habitat naturale, per questo, l’intervento sarà ampliato. Il progetto, comprende, la messa in sicurezza degli alberi, l’abbattimento degli esemplari morti e una nuova piantumazione di esemplari autoctoni, garantendo la dimora, alla fauna che normalmente vi abita. Oltre alla conservazione – afferma Alessandro Putero, delegato all’Ambiente del Comune di Ladispoli – abbiamo previsto un percorso didattico informativo rivolto ai cittadini ed in particolare ai più giovani perché l’informazione e l’educazione ambientale, sono alla base della maturazione di un buon cittadino nel rispetto e nella valorizzazione del nostro ambiente. Il Comune di Ladispoli in sinergia con la Regione Lazio sta proseguendo il percorso che presto vedrà diventare il bosco di Palo Laziale e il tratto marino confinante, un’area ancor più tutelata e valorizzata diventando probabilmente monumento naturale”.