‘Palazzetto dello Sport: bene pubblico o interesse privato?’

18 febbraio 2010 | 23:29
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‘Palazzetto dello Sport: bene pubblico o interesse privato?’

Fiumicino – Calicchio (Pd) sull’affidamento del servizio di gestione della struttura di viale Danubio

Il Faro on line – “Bene pubblico o interesse privato? A chi sarà destinato il palazzetto dello sport di viale Danubio?”. Dopo l’intervento critico sui lavori viari a Passoscuro, il capogruppo del Partito democratico punta il dito su un bando inerente l’affidamento in concessione del servizio di gestione del palazzetto dello sport di Fiumicino che, a suo dire, sembrerebbe “la solita cantilena della destra che cerca di cedere le cose pubbliche a vantaggio del privato, con l’unico intento propagandistico di far funzionare meglio le cose”.

“La struttura (costata 2,5 milioni di euro realizzata dal centrosinistra e terminata solo nel 2004 dal centrodestra) è pubblica. Qui – spiega Paolo Calicchio – dovrebbero svolgersi attività sportive culturali, senza che i cittadini debbano pagare un euro in più di quanto pagherebbero in strutture private. Un luogo pubblico insomma che fino ad ora è stato gestito, quasi familiarmente, da una associazione sportiva culturale che non lo ha mai fatto decollare”.

“Ora, il Comune decide di mettere a bando quella struttura con il nobile intento di affidarlo a una associazione sportiva, come recita l’articolo 5, a una cooperativa, a una società o a enti affiliati al Coni, per una durata di 9 anni con un canone di 1.000 euro al mese. In cambio chi vince il bando si aggiudica palazzetto: giardino da ristrutturare e un inesistente bar di 104 metri quadrati”.

“Altra clausola all’atto della stipula del contratto di gestione – conclude Calicchio – è una cauzione di 250.000 euro pari al 10 per cento del valore dell’impianto sportivo. Giustamente vengono prese delle garanzie. Ma quale associazione o cooperativa di associazioni può caricarsi oneri così pesanti? Con dei costi così pesanti? E con la gestione di un bar fantasma? Allora forse mi viene in mente che in questo contesto di destino predestinato forse si ha già una idea di chi sarà il gestore… forse un imprenditore o una società anche sportiva ma con anima imprenditoriale alla quale far fare anche il bar di 104 mq che non esiste nell’attuale e forse è solo su progetto. Entrate con le quali forse ammortizzare le spese dell’affidamento”.