Fiumicino, strade ‘colabrodo’

20 febbraio 2010 | 17:19
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Fiumicino, strade ‘colabrodo’

La denuncia di Roberto Cini, responsabile del circolo Pd ‘Aldo Moro’

Il Faro on line – “Nonostante l’Amministrazione investa molte risorse nel rifacimento e nella manutenzione delle strade queste sono sempre piene di pericolose e dannose buche. Forse questo farà la fortuna dei gommisti e dei meccanici ma i cittadini sono davverro arrabiati per le continue spese che devono affrontare per la sostituzione dei pneumatici, degli ammortizzatori e della meccanica di trasmissione”.
A parlare è l presidente del circolo Pd “Aldo Moro” di Fiumicino, Roberto Cini. “Ci sarebbe da chiedersi se il Sindaco Canapini e l’Assessore ai lavori pubblici – prosegue Cini –  Prete non abbiano qualche interesse personale in queste attività ma, a parte l’ironia, crediamo che una svolta nalla indizione delle gare per il rifacimento e la manutenzione delle strade debba al più presto essere presa in considerazione. Su molte strade, anche di grande scorrimento, ai continui e costosi interventi non corrisponde un minimo accettabile riscontro di sicurezza e fruibilità. Strade principali come Via Coni Zugna o via Monte Solarolo, solo per fare due esempi eclatanti, sono ridotte a colabrodo.
L’asfalto del Ponte Due Giugno è una groviera con buche da dove spuntano pericolosi ferri scoperti della rete elettrosaldata. Anche il sedime stradale della Darsena, luogo che dovrebbe essere un fiore all’occhiello della Città, è indecoroso e impraticabile e rappresenta una pessima immagine con risvolti negativi per il turismo e per le attività commerciali. A fronte di tutto questo vediamo aggiudicare lavori con ribassi fino al 35/40% e ci domandiamo dove sia il risparmio per l’Amministrazione se dopo meno di un anno su quelle stesse strade si deve rintervenire e tornare a spendere risorse con il risultato che quei lavori alla fine vengono a costare il 130% con risultati deprimenti. Allo stesso tempo – prosegue ancora Cini – vediamo strade asfaltate da privati che dopo due anni (vedi foto lavori Ditta Carsetti) sono ancora integre e ben conservate. Tempo fa chiesi proprio a Massimo Carsetti perchè con le sue imprese non partecipava alle gare pubbliche del Comune e, a parte motivazioni di carattere personale, la risposta è stata che tenendo gli operai in regola, pagando le giuste tasse, mantenendo i canoni di sicurezza e, soprattutto, effettuando i lavori a regola d’arte, il massimo ribasso che si può fare nei lavori stradali di questre dimensioni è nella misura del 7/10%. Fatte queste considerazioni e tenuto conto comunque dei vincoli e delle normative alle quali deve attenersi una Pubblica Amministrazione,  – conclude Cini – crediamo che il Comune debbe trovare delle soluzione alternative, per far si che i soldi dei cittadini vengano utilizzati al meglio e che a fronte di queste risorse investite corrisponda un maggiore decoro e sicurezza delle nostre strade anche, al limite, assumendosi la responsabilità di forzare certe procedure ormai vecchie ed obsolete”.