‘Drug test: qual è la posizione del Pd?’

23 febbraio 2010 | 02:59
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‘Drug test: qual è la posizione del Pd?’

D’Intino: ‘Insieme ai ragazzi di Mobidi abbiamo pianificato un piano di interventi che pone i ragazzi al centro del progetto’

Il Faro on line – “Mi dispiace constatare che il consigliere Califano arrivi sempre secondo. Così com’è successo per il progetto legato all’obesità, anche per la questione tossicodipendenza l’amministrazione è sempre un passo avanti rispetto alle intuizioni dell’opposizione, infatti è da diversi anni che grazie alla collaborazione di una cooperativa del territorio, la Mobidi si sta lavorando nelle scuole per monitorare il problema delle tossicodipendenze e soprattutto per prevenirle”.

E’ così che apre il suo intervento l’Assessore D’Intino (nella foto) rispetto alla proposta dei drug-test a cui sottoporre i ragazzi delle scuole medie avanzata sabato dal consigliere Partito democratico, Califano.
“Devo dire che la cooperativa Mobidi, che si avvale dell’opera di ottimi professionisti, soprattutto nel campo della prevenzione, che è quello che ci sta più a cuore, è riuscita ad ottenere dei risultati egregi. Ritengo, infatti, indispensabile potenziare quest’aspetto della questione e non tanto dare vita ad una caccia alle streghe che non avrebbe altro risultato se non di ottenere un diniego, da parte dei ragazzi, a sottoporsi al test di positività alle droghe proposta dal Pd. Non è in questo modo che si combatte un dramma di così grandi proporzioni ma solo dotandosi di quegli strumenti che ci consentono di stare vicini ai nostri giovani in ogni momento della loro vita, proponendo loro delle alternative sociali e culturali e soprattutto rendendoli artefici e protagonisti del loro tempo”.

“E’ proprio partendo da questi presupposti che, insieme ai ragazzi di Mobidi – continua l’Assessore D’Intino – abbiamo pianificato un piano di interventi che ponga i ragazzi stessi al centro del progetto e che li renda attori protagonisti del progetto stesso. Ripeto, lavorando in questo senso abbiamo raggiunto ottimi risultati e non solo, il problema delle ‘dipendenze’ è stato affrontato nelle sue diverse sfaccettature e si è centrato un obiettivo fondamentale che ho fortemente voluto in prima persona, trovando peraltro il conforto dell’intera amministrazione Sindaco in testa, che è quello di dotare il territorio di un centro operativo che possa accompagnare quei ragazzi che hanno deciso di cambiare vita verso le comunità di recupero, unico vero strumento efficace per aiutarli ad uscire dal tunnel della droga. Mi riferisco alla struttura di via Pesce Luna, sempre gestita dalla cooperativa Mobidi che è cosa ben diversa da quelle ‘case della droga’ proposte con veemenza dalla candidata alla presidenza della Regione Emma Bonino, appoggiata anche dal Pd (partito del quale la consigliera Califano è esponente di spicco). Allora mi chiedo ma qual è la posizione del Pd rispetto al problema droga? E’ per la legalizzazione come la sua leader Bonino o è per combatterla sottoponendo tutti ai test? In attesa di risposta paleso la mia personale posizione e, credo di interpretare la posizione di tutto il centrodestra: noi abbiamo sempre combattuto e scoraggiato l’uso di sostanze stupefacenti  siamo fermamente contrari alla liberalizzazione di qualsiasi tipo di droga perché non ne esistono di leggere o di pesanti ma esistono solo droghe che fanno male, siamo per la cultura della vita e non per quella dell’auto distruzione”.

“Siamo perfettamente in linea con quanto espresso dall’Assessore D’Intino. – hanno dichiarato i ragazzi della cooperativa Mobidi – sottoporre i ragazzi al drug-test sarebbe non solo uno sperpero di denaro pubblico ma sarebbe assolutamente inutile per contrastare il problema della tossicodipendenza. Oltre ad esserci dei limiti legali all’attuazione di una simile pratica perché non può essere obbligatoria, ci sarebbero degli impedimenti legati alla privacy in quanto non si potrebbe rendere pubblico il nome di un eventuale positivo e quindi non si potrebbe procedere con interventi mirati sulla persona. Inoltre ci sarebbero anche dei limiti pratici, ossia sarebbero sufficienti pochi giorni per ripulirsi da ogni traccia di sostanza e quindi rendere del tutto vano il test. Piuttosto riteniamo che la strada intrapresa insieme all’amministrazione comunale sia quella di più efficace contrasto all’uso delle droghe e alle altre dipendenze, dare delle valide alternative seguendo i ragazzi quotidianamente contrastando il diffondersi di ogni forma di consumo di sostanze psicotrope è l’unico vero strumento per prevenire il fenomeno della tossicodipendenza”.
“Questa Amministrazione Comunale – hanno continuato dalla cooperativa – si è sempre mostrata particolarmente sensibile su questo tema, a mio avviso si sta muovendo nel modo migliore, testimonianza ne è il piglio con il quale l’Assessore D’Intino, e la giunta tutta, si è battuto per ottenere i fondi con i quali finanziare il centro diurno di via Pesce Luna struttura adeguata per combattere il fenomeno delle tossicodipendenze. Speriamo che in futuro questo impegno continui e sia ancora più sostanzioso”.