‘Bene le dichiarazioni del Sindaco, ora però seguano i fatti’

24 febbraio 2010 | 23:53
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‘Bene le dichiarazioni del Sindaco, ora però seguano i fatti’

L’intervento di Attac Italia, Comitato Locale di Pomezia, sul tema della privatizzazione

Il Faro on line – “Accogliamo con ovvia soddisfazione la presa di posizione del Sindaco Enrico De Fusco rispetto alla deliberazione del Consiglio comunale di Roma, con la quale si dava il via libera ad un’ulteriore privatizzazione della già multinazionale pubblico-privata Acea Spa”.
E’ quanto affermano gli esponenti di Attac Italia, Comitato Locale di Pomezia che sottolineano come questo intervento sia stato richiesto, nei giorni scorsi, proprio dal Comitato subito dopo la decisione del Comune di Roma.
“Apprezziamo anche che il Sindaco De Fusco abbia segnalato la volontà Sua e dell’Amministrazione Comunale di portare una variazione allo Statuto del Comune prevedendo l’acqua come diritto umano inalienabile e il Servizio Idrico Integrato come servizio privo di rilevanza economica (questa è l’unica dicitura che di fronte alla legge rende impossibile la privatizzazione). Visto quanto detto chiediamo al Sindaco di far seguire i fatti a quanto dichiarato, attraverso alcuni semplici atti”.

“Primo fra tutti – proseguono – quello di far aderire il Comune di Pomezia al “Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e la Gestione Pubblica del Servizio Idrico” e, conseguentemente, di partecipare all’assemblea nazionale che si terrà a Roma il 6 marzo 2010. Poi di prevedere, anche attraverso apposita deliberazione, di partecipare in rappresentanza del Comune di Pomezia, con fascia tricolore e gonfalone comunale, alla manifestazione nazionale per l’acqua pubblica del prossimo 20 marzo a Roma. Infine, di sostenere attivamente, in collaborazione con le realtà territoriali – attraverso i mezzi propri del Comune –, i tre referendum promossi dal Forum Italiano Movimenti per l’Acqua – di cui Attac Pomezia fa attivamente parte e per cui si sta già organizzando sul territorio – che andranno ad abrogare le norme che hanno privatizzato l’acqua per rendere possibili qui ed ora la gestione pubblica di questo bene comune”.