‘Dare la gestione dei servizi idrici in mano ai privati è un gesto scellerato’

24 febbraio 2010 | 18:40
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‘Dare la gestione dei servizi idrici in mano ai privati è un gesto scellerato’

Il sindaco di Pomezia De Fusco risponde a primo cittadino di Roma

Il Faro on line – Il sindaco di Pomezia Enrico De Fusco contro il collega di Roma Gianni Alemanno sulla questione della cessione, da parte del sindaco di Roma, di quote di parte pubblica dell’Acea ai privati. “Basta – ha detto De Fusco – consegnare la gestione dei servizi idrici in mano ai privati è un gesto scellerato, contro il quale ci opporremo in ogni sede”.
Lo scorso 12 febbraio il consiglio comunale di Roma ha dato il via libera alla cessione del 21 per cento delle quote del comune ai privati: una scelta che consegna la maggioranza della società ai privati, con il comune che conserva solo il 30 per cento delle quote.
“Di fatto con tale decisione – ha spiegato Enrico De Fusco – si consegna Acea e l’Ato2 in mano alle aziende private. Una decisione che il Comune di Roma però ha preso, come acacduto in altre occasioni, senza confrontarsi con i sindaci dei Comuni che, come noi, sono nello stesso bacino d’utenza”.
In realtà, pur Pomezia rientrando all’interno dell’Ato2 (Acea è la società che gestisce i servizi idrici all’interno dell’Ato2), sul territorio Acea e Ato2 forniscono solo pochi servizi, la gestione dei servizi idrici è infatti ancora pubblica e affidata in appalto alla ditta Edison con contratto ventennale. “E continueremo così – ha detto De Fusco – il Comune non ha aderito e non aderirà all’Ato2 almeno finché guideremo noi questa amministrazione”. Il tono del sindaco di Pomezia è deciso: ho anche intenzione di provvedere a breve ad una modifica allo statuto comunale per inserire il principio dell’acqua come diritto pubblico, da non consegnare nelle mani dei privati.