Gonnelli: ‘Il vero riconoscimento delle diversità è nel non considerarle tali’

26 febbraio 2010 | 20:16
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Gonnelli: ‘Il vero riconoscimento delle diversità è nel non considerarle tali’

Fiumicino – Il presidente del consiglio bolla come ‘strumentali e volgari’ le polemice del centrosinistra

Il Faro on line – “Il vero riconoscimento delle diversità è nel non considerarle tali”. A parlare è il presidente del consiglio comunale di Fiumicino, Mauro Gonnelli, dopo le aspre polemiche innescate dal centrosinistra  all’indomani della bocciatura della mozione sull’omofobia presentata nell’ultima assise cittadina.
“La sinistra di Fiumicino – prosegue Gonnelli – insieme ai suoi rappresentanti radical chic regionali, ha finalmente trovato il male originale che affligge la nostra città: la transfobia, la transgenderfobia e l’omofia.  Il loro parlare di tolleranza è quanto mai stravagante – prosegue polemicamente il presidente del consiglio comunale – Prima presentano in aula una proposta per sottoporre tutti i giovani ad un drug test, poi la ritirano dichiarando che si sono sbagliati, smentendo la posizione del loro coordinatore comunale, poi rilanciano su fantomatiche violenze omofobiche nella nostra città, che fortunatamente ad oggi non si sono mai verificate. La verità è che pur di fare polemica col centrodestra sparano alla cieca, sperando nel mucchio di argomenti di colpire almeno un bersaglio. Ma stavolta hanno veramente sbagliato obiettivo”.
“Al contrario degli esponenti del centro sinistra – incalza il consigliere comunale William De Vecchis – riteniamo che le battaglie veramente utili e qualificanti in particolare in questo momento storiche siano quelle che ci vedono schierati contro la disoccupazione, il precariato e la malasanità. Prima di andare nelle scuole a parlare di omofobia o transfobia, credo sia più utile fornire alle nuove generazioni gli strumenti culturali e sociali più utili per affrontare il  futuro”.
“Nella giornata di oggi – riprende Gonnelli – abbiamo assistito ad un decadimento messo in atto dalla sinistra sui valori della tolleranza. La nostra posizione contraria alla mozione ha scatenato delle reazioni polemiche e volgari al limite dell’accettabile che testimoniano che la loro tolleranza finisce immediatamente nel momento in cui si palesano democraticamente opinioni diverse dalle loro. I giovani non hanno bisogno di veder sfilare il Gay Pride, ma di sicurezza e certezza sociale, di riconoscere il futuro e di non vedere gambizzata la loro speranza. Difendere in modo cosi teatrale degli uomini (non diversi) significa aver l’obbiettivo di sfruttarli mediaticamente come merce da utilizzare per qualche voto in più. E’ chiara la loro strategia di  ghettizzare ad arte  alcune categorie per poi far finta di liberarle. Per noi non funziona così: la diversità è tale solo quando la si considera non normale. Per noi invece esistono le persone, senza distinzioni, ed è a quelle che ogni giorno cerchiamo di dare risposte in termini di bisogni concreti, di lavoro, di salute”.