‘Elezioni: è stato commesso l’ennesimo atto di arroganza’

2 marzo 2010 | 01:24
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‘Elezioni: è stato commesso l’ennesimo atto di arroganza’

Gli esponenti del Pdl di Fiumicino partecipano alla manifestazione romana

Il Faro on line – Alla chiamata del Pdl in piazza San Lorenzo e Lucina, ha risposto con forza anche l’amministrazione comunale di Fiumicino. Una notevole rappresentanza di esponenti della maggioranza era infatti presente alla maratona oratoria organizzata dal partito per opporsi alla decisione del tribunale di respingere la presentazione delle liste provinciali.
“Questa cosa ci lascia basiti – ha dichiarato il sindaco Mario Canapini – La lista andava accettata con riserva. Non era mai accaduta una cosa simile e questo lascia sospettare che dietro c’è un disegno che vuole impedire al Pdl di partecipare alle elezioni. Certamente non si può definire democrazia, questa battaglia deve andare avanti per riaffermare il sistema democratico. Ci si affida ad un cancelliere per decidere del futuro della Regione, avremmo accettato un rifiuto per motivi diversi ma questo francamente appare un atto gravissimo”.
Parole di sostegno anche da parte del presidente del Consiglio comunale Mauro Gonnelli: “E’ stato commesso l’ennesimo atto di arroganza da parte di una sinistra impaurita dalla sfida, che ha messo in atto questo atto estremo per eliminare uno sfidante. E’ vergognoso pensare di fare la campagna elettorale senza il principale avversario, e la Bonino ha stranamente smesso lo sciopero della fame appena saputa la notizia. Sono tuttavia convinto che vinceremo comunque perché prevarrà l’orgoglio insieme alla voglia di riscatto del popolo. Escludere il Pdl dalle regionali significa privare del diritto di volto circa il 50% dei cittadini di Fiumicino che si riconoscono nel partito e comunque sono certo che i nostri elettori non faranno un passo indietro”.
Tra i comuni del Lazio quello di Fiumicino ha sicuramente spiccato per numero di presenti. Oltre al sindaco Mario Canapini e Mauro Gonnelli erano infatti presenti gli assessori Russo, Prete, Percoco, Petrarca, Boccaccini e D’Intino. Tra i consiglieri invece De Vecchis, Dionisi, Scarabello e Tomaino.
“E’ triste vedere i rappresentanti del Pd – ha dichiarato William De Vecchis – che si sono riempiti la bocca di parole come libertà e democrazia, in questo momento esultino per la mancata presentazione di una lista, cioè l’espressione alta di un atto democratico. Ciò che è morto, ad oggi, è la possibilità di esercitare un diritto per milioni di cittadini, è un momento triste per la democrazia e non c’è da brindare”.
Anche VincenzoD’Intino se la prende con il Pd: “L’atteggiamento del Pd sembra riproporre il vecchio stile del partito sovietico, quando “democraticamente” si poteva andare a votare ma era presente un solo simbolo. Non può un mero errore burocratico, seppure c’è stato, impedire il diritto di voto ai cittadini”.
Stefania Carlucci