Case Ater al Villaggio Azzurro, consegnato un alloggio alla prima in graduatoria

6 marzo 2010 | 16:21
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Case Ater al Villaggio Azzurro, consegnato un alloggio alla prima in graduatoria

Fiumicino – Il sindaco Canapini, l’assessore D’Intino e il presidente del Consiglio comunale Gonnelli danno le chiavi alla signora Assunta Porru

Il Faro on line – Esce dal portone di casa con un sorriso imbarazzato. Si chiama Assunta Porru, ed è la prima assegnataria di una casa popolare Ater a Fiumicino sulla base delle graduatorie. Poco più di un mese fa furono stilate le liste e lei, sola e madre di un bimbo di quasi tre anni, era risultata prima in graduatoria. Una volta saputa la notizia si presentò, discretamente ma con fermezza, dal sindaco e, con la delicata disperazione di chi vede possibile la soluzione almeno a parte dei suoi problemi, chiese conto di quella graduatoria. Stamattina il sindaco Canapini le ha ricordato quell’episodio: “Vede – le ha detto – abbiamo rispettato quello che le avevamo promesso e, soprattutto, abbiamo fugato i suoi dubbi su possibili strane manovre. Siamo contenti per lei e le auguriamo tutto il bene possibile”.
Ieri Assunta, che lavora in una cioccolateria all’aeroporto, era già entrata nella sua nuova casa, ma oggi c’è stata la consegna ufficiale delle chiavi, alla presenza del sindaco Canapini, dell’assessore Vincenzo D’Intino che tanto si sta spendendo per far tornare la legalità nel complicato mondo dell’assegnazione delle case popolari, e del presidente del consiglio comunale Mauro Gonnelli. “C’è qualcosina da ristrutturare – ha raccontato Assunta – e mi sta dando una mano mio fratello a tinteggiare i muri. Ma sono contentissima…”
Due camere, cucina e bagno, alla palazzina O del complesso Ater del Villaggio Azzurro, a Fiumicino. Ancora poca confidenza con i nuovi vicini di casa, ma vale per tutti quello che dice una signora che si affaccia dal primo piano: “Qua ci sono mille problemi – ma siamo contenti che qualcosa si stia muovendo. Auguri signorina, auguri di cuore!”.
“Oggi sono particolarmente felice e soddisfatto – ha detto l’assessore Vincenzo D’Intino –  perché abbiamo raggiunto uno dei principali obiettivi che mi ero prefissato nel corso del mio mandato. Lo abbiamo fatto largamente in anticipo rispetto ai tempi previsti. Questo è stato possibile grazie alla tenacia degli organi politici e grazie al grande lavoro svolto dai nostri uffici che vorrei ringraziare in modo particolare. Riportare ordine e legalità in un settore completamente abbandonato a se stesso non è stato facile ma con la regolarizzazione delle domande di sanatoria e, soprattutto, con la stesura della graduatoria degli aventi diritto ad una alloggio popolare siamo riusciti, primo comune nel Lazio, ad impedire l’odiosa pratica delle occupazioni abusive centrando appieno l’unico obiettivo che veramente ci preme, ovvero quello riaffermare, con i fatti, quel principio di giustizia sociale che è alla base della nostra azione politica. Con l’assegnazione di questo primo appartamento abbiamo dimostrato per l’ennesima volta di operare, al contrario di altri, nell’esclusivo bene dei nostri concittadini. Siamo il partito del fare e non delle chiacchere”.

Case popolari, cosa accadrà ora

Nuove costruzioni di edilizia pubblica residenziale, le famose “case popolari”, non sono previste. Ma – grazie a un accordo con l’Ater –  è iniziata un’opera di monitoraggio e controllo su tutti e 500 circa alloggi che ricadono nel comune di Fiumicino, da via delle Ombrine alle Case Rosse, da Porto di Claudio al lungomare, allo stesso Villaggio Azzurro. Un’opera di monitoraggio nella quale è fondamentale la collaborazione dei cittadini, non tanto per denunciare chi occupa abusivamente gli appartamenti (che pure sarebbe non certo un’operazione di spionaggio ma di ristabilimento di diritti civili), bensì soprattutto per la segnalazione delle case sfitte, quelle restano chiuse tutto l’anno, e che magari aprono solo per la stagione estiva. Il che evidentemente stride col concetto di casa popolare dove si va ad abitare perché non ci si può permettere un altro alloggio durante l’anno.
Attualmente sono 231 le domande presentate per Fiumicino, ma entro fine maggio i termini saranno riaperti, e si prevede che arriveranno un altro centinaio di domande, per un totale di circa 300 richieste. Come detto, su tutto il territorio ci sono circa 500 appartamenti, e con i controlli in atto il Comune è certo di poter recuperare a stretto giro di posta almeno un dieci per cento di case; anzi, a tale proposito, una ventina di possibili alloggi sono stati già individuati.
I criteri per l’inserimento in graduatoria sono i soliti: reddito, nucleo familiare, attuale situazione alloggiativa, salute. L’unica vera novità è che adesso, a Fiumicino, le graduatorie… contano. E non è poco.
Ang.Per.