Piano-casa e sviluppo, due temi fondamentali per l’azione del Pd

6 marzo 2010 | 16:58
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Piano-casa e sviluppo, due temi fondamentali per l’azione del Pd

Carapella a Fiumicino insieme a Pompili e Civita per parlare del futuro del litorale romano

Il Faro on line – Piano Casa e sviluppo. Questi i due temi al centro del convegno organizzato dal Pd per la candidatura alla Regione Lazio di Giovanni Carapella, con l’intento di fare maggiore chiarezza sul futuro edilizio e infrastrutturale di Fiumicino.
“Il Piano Casa nasce da una direttiva del Governo – ha esordito la moderatrice Alessandra Vona – e verso la quale la Regione Lazio si è subito resa disponibile, presentando una legge con una normativa a salvaguardia dell’emergenza abitativa. Il Piano Casa muoverebbe circa 60 milioni di euro, che potrebbero rimettere in moto il settore dell’edilizia, che è in crisi, insieme alle attività di supporto che lo regolano, come gli studi professionali”.
A fare luce sull’ approvazione del piano regolatore di Fiumicino ha provveduto Massimo Pompili, deputato Pd ed ex assessore all’urbanistica della Regione, che ha ricordato: “Dopo molti anni il Prg è arrivato ad una definizione. Era un buon piano, che salvaguardava le aree agricole e rispettava le naturali vocazioni delle zone. Tra i problemi evidenziati però, alcuni riguardavano delle aree all’interno della città, che la Regione non poteva approvare per vincoli paesaggistici, ma nella variante ai piani paesistici esistenti, riuscimmo a declassare alcune di quelle zone, in modo da permettere ai comuni di procedere”.
Fiumicino, com’è noto, ha ancora in stand-by la situazione di Passo della Sentinella. Pompili approfondisce e poi rilancia con una proposta: “Passo della Sentinella non ha mai potuto fare la sanatoria perché è in zona sondabile. Per lo stesso motivo non ha mai potuto beneficiare di opere pubbliche, come ad esempio le fognature, né di migliorie di carattere urbanistico. Per la riqualificazione si potrebbe pensare di proporre un emendamento concordato per il recupero dell’approdo a mare, con il Comune di Roma e con altri referenti a tutti i livelli istituzionali, utilizzando parte del finanziamento di 500 milioni di euro che il Governo concederà annualmente”.
Michele Civita, assessore alle politiche del territorio della Provincia di Roma, parla di uno dei nuovi progetti destinati al territorio di Fiumicino, il corridoio di mobilità C5: “Sul primo Piano Territoriale Provinciale abbiamo aggiunto delle varianti al Prg di Fiumicino, e tra le altre c’è da segnalare il corridoio di mobilità. Una strada dedicata al trasporto pubblico, che utilizzerà parte del sedime ferroviario in disuso, e che collegherà Fiumicino a Parco Leonardo, per poi raggiungere la Fiera di Roma in un secondo momento. Chiederemo di realizzare a fianco del sedime stradale anche una pista ciclabile. Il progetto prevede 22 milioni di euro di investimenti, e a breve uscirà il bando di gara”.   
Civita non manca di ricordare l’emergenza rifiuti, per la quale non esclude: “La possibilità di finanziare un’isola ecologica, per rendere attuabile la raccolta porta a porta”.
Fiumicino ha vissuto i tempi bui dell’abusivismo in maniera scellerata, e da qui parte l’analisi di Giovanni Carapella: “Il Prg ha dato finalmente un inquadramento a questo territorio. Con i progetti in cantiere, come la quarta pista dell’aeroporto – e su questa opera Carapella dichiara la sua contrarietà con un secco “No” – è necessario vigilare. Per quanto riguarda il Passo della Sentinella, bisogna tener presente che la prima necessità è quella della messa in sicurezza, quindi la difesa marina e fluviale e successivamente le altre necessità come le strade e l’illuminazione. Comunque credo che il tutto sia possibile con la partecipazione dei residenti”.
Del Piano Casa Carapella fa una sintesi chiara: “I comuni dovranno aprire uno sportello informativo per i cittadini, proprio per la complessità della legge è necessario che tutti capiscano che potranno ampliare la loro abitazione, oppure ricostruirla, o trasformare le pertinenze in appartamenti. Abbiamo cercato di facilitare questo tipo di interventi in un momento di crisi così profondo, nel quale la prima emergenza è proprio la casa”.
Stefania Carlucci