‘La darsena anche ai cittadini’

10 marzo 2010 | 17:51
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‘La darsena anche ai cittadini’

Fiumicino – L’intervento dei consiglieri del Pd in merito al rinnovo delle concessioni degli specchi d’acqua

Il Faro on line – “La darsena di Fiumicino anche ai cittadini di Fiumicino. E’ con queste parole che vogliamo spronare  il sindaco Mario Canapini, che è a tutti gli effetti membro del Comitato tecnico dell’Autorità portuale, organo che si riunirà domani per decidere il rinnovo di importanti concessioni degli specchi d’acqua pertinenti alla città”.
Così si esprimono, Enzo Foschi candidato per il Pd alla regione Lazio e il Capogruppo Pd al comune di Fiumicino, Paolo Calicchio, intervenendo per smorzare le polemiche sulle concessioni e sui posti barca delle cooperative portuali che gestiscono gli attracchi e le concessioni  all’interno del porto canale e in special modo quelli inerenti alla darsena di Fiumicino.
“Riteniamo, in particolare, – hanno continuato i consiglieri del Pd –  che il sindaco debba essere latore del principio per cui, sulla base di consuetudine marinara, che vale in tutti i porti d’Italia, una parte,  in percentuale, da identificare tra il 15% o il 20% dei posti vincolati  alla concessione, possano essere assegnati  dall’ente, ai cittadini di Fiumicino residenti e alle attività che essi  vogliano svolgere. Una città a vocazione marinaresca  come la nostra dovrebbe agevolare un utilizzo diffuso dello specchio acqueo locale per attività diportiste e turistiche. Sono anni che i cittadini associati o no, chiedono di poter solamente svolgere la loro attività e dare sfogo alla loro passione. E sono anni che le risposte dagli enti non arrivano. Adesso ben venga il momento del rinnovo della concessioni per ricordare anche altre esigenze e per permettere a tutti l’utilizzo degli specchi d’acqua, pur in concessione, in attesa dei nuovi scali e delle nuove infrastrutture portuali”.
“Non mi sono mai espresso a favore o sfavore di nessun gestore di servizi – ha ribadito Calicchio –  e ovviamente rispetto moltissimo le famiglie che vivono del lavoro collegato agli approdi turistici, e in particolare dei lavoratori e delle attività d’attracco interne allo specchio d’acqua della darsena locale”.