‘Caso immoralità: dal Pdl critiche strumentali’

11 marzo 2010 | 00:19
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‘Caso immoralità: dal Pdl critiche strumentali’

Raffaele Megna (Pd) interviene in difesa del consigliere Calicchio

Il Faro on line – “Senti chi parla”. E’ questa la sintetica battuta di Raffaele Megna (nella foto) responsabile del Pd per il litorale della Provincia di Roma, riguardo l’accusa di immoralità che il Pdl del Comune di Fiumicino ha rivolto al capogruppo Pd Paolo Calicchio colpevole di aver fatto propaganda elettorale per Enzo Foschi candidato Pd alle regionali vestendo i suoi normali panni da lavoro di Vigile del Fuoco.

“Al  Pdl di Fiumicino – continua Megna, non gli è parso vero abbracciare l’arma della più retorica demagogia per scagliarsi contro uno dei consiglieri comunali più attivi nello svolgere il proprio ruolo di oppositore. Certo, da questi personaggi politici non ci si poteva aspettare un altro atteggiamento in un momento di così profonda crisi del loro partito e della coalizione al governo del Paese: dobbiamo comprenderli. Per la loro noncuranza hanno impedito al loro elettorato di poter votare alle regionali. Hanno dovuto giustificare  e mandar giù decine di leggi ad personam per salvare il loro capo supremo da decine di processi. Hanno preso a calci la Magistratura, i giornalisti, la corte Costituzionale, la Presidenza della Repubblica, lo Stato di diritto tanto per giustificare un mondo dove ognuno può far ciò che vuole. Non hanno mosso un dito per la crisi economica e per i tanti lavoratori a spasso. Hanno promesso più sicurezza e le Forze di Polizia non hanno nemmeno la benzina per le macchine. Questo è il Pdl del nostro Presidente del Consiglio e del nostro Sindaco, e cosa trovano di meglio da fare? Puntano il dito contro un eletto che fa campagna elettorale e lo fa con la  propria faccia e il proprio lavoro di pompiere”.

“Peccato, conclude Megna, che tanta attenzione del Pdl verso i vigili del fuoco non l’abbiamo sentita nel commentare le battute intercettate fra imprenditori legati alla Protezione civile di Bertolaso che ridevano per gli appalti in vista per il dopo terremoto dell’Aquila. Si rideva, mentre i cittadini e i vigili del fuoco scavavano fra le macerie in cerca dei superstiti”.