Slow Food Lazio: Francesca Rocchi è il nuovo presidente

17 marzo 2010 | 18:03
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Slow Food Lazio: Francesca Rocchi è il nuovo presidente

‘La regione presenta tante potenzialità ancora da esprimere su cui occorre lavorare

Il Faro on line – E’ Francesca Rocchi il nuovo presidente di Slow Food Lazio con una squadra ben strutturata per lavorare sulle grandi potenzialità che un territorio come il Lazio ha ancora da esprimere. L’elezione è avvenuta domenica nel corso del secondo congresso regionale dell’associazione che si è svolto in Roma presso l’Hotel Excel.  
“Il programma regionale che abbiamo formulato” ha dichiarato la neo presidente Francesca Rocchi  “parte dal percorso compiuto in questi anni da Slow Food, su come siamo stati bravi  a cercare di stare al passo con la nuova visione, che ci pone sfide importanti, grandi impegni ed interessanti prospettive, ed è proprio su questa nuova strada che si vuole porre il Lazio”. Una regione che presenta tante potenzialità ancora da esprimere, su cui occorre lavorare “tutti nessuno escluso”, per mettere in condizione questo territorio di aprirsi e di farsi conoscere.
Le forze esistono e sono state ampiamente testate con la partecipazione mostrata all’evento Terra Madre ed al  Terra Madre Day, “siamo stati la regione con più eventi a livello nazionale e questo lascia trasparire che amiamo la nostra gente, siamo orgogliosi dei nostri territori, dei  molti prodotti buoni, puliti e giusti” ribadisce la neo presidente.  Nell’ambito del suo programma è stata affermata l’importanza di individuare altri prodotti  e di valorizzare i  presídi perché questi costituiscono  un patrimonio regionale di grande valore, “ogni prodotto è il tassello di un’identità”.
Contestualmente il programma non perde di vista l’importanza di puntare sugli eventi, piccoli e grandi, ma che dovranno come prima cosa essere condivisi e supportati.  Le prime azioni del nuovo programma saranno il ribadire il lavoro delle condotte, base fondamentale dell’associazione, il direttivo regionale (formato dai governatori: Stefano Asaro e Sandra Ianni e dal segretario Valerio Borgianelli Spina) dovrà diventare un punto di riferimento, anche se le condotte dovranno essere autonome nelle loro aree di sviluppare idee, ma è necessario non lasciare indietro nessuno, dal volontario al fiduciario di condotta, continua Rocchi nello spiegare il suo programma:  
“Roma dovrà diventare una risorsa, essendo il centro culturale per eccellenza, potrà quindi essere un meraviglioso contenitore  ma anche una base di lancio ed il fulcro per progetti di ampio respiro”. Dovrà porsi l’accento sull’educazione e  sulla  formazione  per poter veicolare consapevolmente i nostri valori all’esterno a cominciare dalle scuole, e poi tutela della biodiversità in contemporanea ad uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura attraverso la filiera breve ed un maggior impegno alla coproduzione. Il tutto, dovrà avvenire, non finisce di ribadirlo Francesca Rocchi, all’insegna del dialogare,  dialogare sarà indispensabile, sia tra le condotte, sia verso l’esterno, un nuovo ufficio stampa ed un sito web costituiscono al riguardo delle priorità o meglio degli strumenti fondamentali.