Alemanno abbraccia la ‘sua’ candidata: ‘Un trionfo’

30 marzo 2010 | 00:07
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Alemanno abbraccia la ‘sua’ candidata: ‘Un trionfo’

Intanto la Polverini telefona alla mamma… e racconta aneddoti

Il Faro on line – “Un grande trionfo non di una parte politica ma della democrazia”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenuto questa sera in Piazza del Popolo per festeggiare l’ormai certa elezione di Renata Polverini alla presidenza della regione Lazio. “Nonostante le liste annullate e tutti i problemi burocratici che sono stati creati, Renata Polverini ce l’ha fatta”, ha aggiunto Alemanno che poi ha annunciato che raccogliera’ l’invito del neo presidente a non dormire per festeggiare la vittoria: “no, stanotte non si dorme perche’ e’ una cosa troppo bella, veramente un miracolo”. Con la vittoria di Renata Polverini nel Lazio “avremo la possibilita’ di lavorare insieme per lo sviluppo di questo territorio”. Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che sta festeggiando in piazza del Popolo la ormai certa vittoria di Renata Polverini come presidente della regione Lazio. Una vittoria che, secondo il primo cittadino, dimostra “una grande forze e una grande energia sia progettuale che politica”.

“Un presidente, c’è solo un presidente”. Lo slogan è stato urlato più volte a piazza del popolo dove Renata Polverini, per festeggiare i risultati non ancora ufficiali che la incoronano presidente della Regione Lazio, ha mostrato il segno V di vittoria insieme con il ministro Ignazio La Russa, Maurizio Gasparri, Giorgia Meloni ed il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Poi, mentre la folla che le stava attorno gridava ‘vittoria’, Polverini ha telefonato alla madre. Poi ha raccontato un aneddoto: “Un signore non voleva che stazionassi davanti al seggio nel quale volevo votare e io gkli ho detto un pò di parole in francese – ha detto scherzando – in modo garbato”. Poi, si è lasciata andare ad una battuta, visto che stava in piedi su un tavolo, ha detto: “Anche se il tavolo si rompe rimango in piedi, spero che questo lo abbiano capito e se ne siano fatti una ragione”.