Circolo Prc Lucio Libertini di Pomezia: ‘Si è preferito finanziare la cassa integrazione’
Il Faro on line – “Da due anni la crisi economica esplosa in tutto il mondo ha dimostrato i suoi distruttivi effetti anche sul nostro territorio. Durante questo periodo l’Amministrazione comunale ha affrontato ogni crisi e difficoltà che ha colpito le industrie di Pomezia, sostenendo i lavoratori e le lavoratrici e impegnandosi attivamente al fine di riaffermare il loro diritto ad un’occupazioneâ€.
E’ quanto afferma il direttivo del Partito della Rifondazione comunista Circolo ‘Lucio Libertini’ di Pomezia
“Tuttavia, nonostante i proclami di questo Governo, la crisi è ben lungi dal passare. Solo negli ultimi giorni è giunta la notizia di tre realtà lavorative in serie difficoltà : i lavoratori dell’Ic Operation di Telecom Italia, i lavoratori della Sercomm Srl e per ultimo quelli della Playtex. Circa mille lavoratrici e lavoratori il cui orizzonte lavorativo è messo a serio rischio. Affrontare queste vertenze separatamente non è ormai più possibileâ€.
Si deve invece – spiegano – approntare la situazione nella sua complessità . Il nostro territorio rischia di uscire devastato da questo periodo. Le politiche del Governo in questo senso hanno lasciato a poco a desiderare. Si è preferito finanziare la cassa integrazione piuttosto che operare seriamente per un rilancio dell’industria. Spetta quindi a noi muoverci in tal senso. Il compito di un’Amministrazione Comunale è quello di stare vicino alla sua comunità garantendo il più possibile un futuro ai propri cittadiniâ€.
Il Partito della Rifondazione Comunista propone di richiedere una convocazione di urgenza di un tavolo istituzionale al quale siano presenti il Governo, Regione Lazio e Provincia di Roma, il Prefetto, esponenti delle realtà produttivi e le organizzazioni sindacali.
“Solo affrontando la questione assieme a tutti questi soggetti si potrà riuscire ad offrire al nostro territorio e alla nostra comunità una via d’uscita a questa crisi che garantisca opportunità occupazionali a questa e alle future generazioni, difendendo la nostra industria e i posti di lavoroâ€.