Formazione per gli adulti: analisi della domanda e dell’offerta

28 aprile 2010 | 13:13
Share0
Formazione per gli adulti: analisi della domanda e dell’offerta

Ipotesi strategiche di sviluppo del sistema EdA e corsi di formazione per gli operatori del sub-ambito 2

Il Faro on line – Obiettivi della ricerca, istruzione, costruzione e benchmarking del sistema EdA in Italia e in Europa. Sono questi alcuni dei temi affrontati durante il corso di formazione rivolto agli operatori del sub-ambito 2 che ha visto la partecipazione di dipendenti comunali e di operatori dei centri per l’impiego, dei centri servizi immigrati e dei centri di orientamento al lavoro dell’area interessata.

I corsi coordinati dalla dottoressa Giusi Miccoli (nella foto) si sono svolti a Riano, presso l’Aula Consiliare del Comune in Largo Montechiara, 1, per i Comuni del sub-ambito 2 (Anguillara, Bracciano, Campagnano, Manziana e Morlupo)  

Gli obiettivi della ricerca

Il Comitato Locale 6 ha avviato il progetto “La Rete delle Opportunità” al fine di realizzare l’analisi della domanda e dell’offerta di formazione sul territorio
L’Ambito 6 si estende per un’area molto vasta con caratteristiche economiche, demografiche e culturali diverse. Il territorio, composto da ben 29 comuni della Provincia di Roma, è stato distinto in due sub-ambiti.
Il sub-ambito 1 è composto dai comuni di Allumiere, Cerveteri, Civitavecchia, Fiumicino, Ladispoli, Santa Marinella e Tolfa.
Nel sub-ambito 2 sono presenti i comuni di: Anguillara Sabazia, Bracciano, Campagnano di Roma, Canale Monterano, Capena, Castelnuovo di Porto, Civitella S. Paolo, Fiano Romano, Filacciano, Formello, Magliano Romano, Manziana, Mazzano Romano, Morlupo, Nazzano, Ponzano Romano, Riano, Rignano Flaminio, Sacrofano, Sant’Oreste, Torrita Tiberina e Trevignano Romano. Nel sub-ambito 1 invece ci sono i comuni di: Allumiere, Civitavecchia, Cerveteri, Fiumicino, Ladispoli, Santa Marinella. Tolfa.
L’indagine sul sub-ambito 2 ha permesso di conoscere le varie dimensioni dell’EdA e i molteplici soggetti che operano in un territorio vasto e diversificato. L’analisi dettagliata della domanda e dell’offerta di istruzione e formazione sul territorio è funzionale alle istituzioni per individuare le linee strategiche e programmare le attività specifiche.
Il Progetto “ La Rete delle Opportunità” focalizza gli obiettivi sul life long learning dei cittadini dell’Ambito 6, cercando di facilitare l’esercizio del diritto personale all’istruzione e alla formazione. Ogni individuo, infatti, deve avere le opportunità di sviluppo intellettuale e deve poter modificare e migliorare le proprie condizioni di vita. Questo orientamento consente di puntare sulla valorizzazione delle risorse umane, intesa sia come diritto individuale che come necessità sociale per la crescita e lo sviluppo del territorio.
In questo contesto il Comitato dell’Ambito 6 si rivolge alle categorie svantaggiate, alle donne e agli immigrati, cercando di soddisfare le politiche tese all’occupabilità, all’adattabilità e all’inclusione sociale. Si rivolge anche ai giovani a rischio abbandono scolastico e ai soggetti in progressiva emarginazione sociale, sviluppando azioni specifiche orientate al reintegro nei sistemi di istruzione e formazione e nella società.
In particolare, la rilevazione dei fabbisogni dei cittadini dovrà consentire di soddisfare necessità di diverso tipo: acquisizione di un titolo di studio, conseguimento di saperi funzionali, esigenza di formazione professionale finalizzata all’occupazione e/o al mantenimento del posto di lavoro, fruizione di prodotti culturali. Al fine di intervenire a sostegno dell’individuo è necessario integrare i servizi formativi con le politiche per l’impiego.
Inoltre, è stato fondamentale analizzare il contesto economico e la struttura demografica al fine di descrivere i fenomeni socio-economici ed evidenziare le differenze nazionali, regionali, provinciali e territoriali. Indagare le specificità consente di verificare quali sono le peculiarità del territorio e offre importanti indicazioni per la programmazione politica e l’elaborazione di strategie di intervento. L’analisi del contesto economico, in termini di settori produttivi, specializzazione produttiva, trend di crescita e sviluppo, occupazione e disoccupazione, aiuta a capire quale può essere l’andamento occupazionale e quindi in quale ambiti sono richiesti determinati profili professionali.
Inoltre, indagare la domanda potenziale consente di rilevare i bisogni espressi ed emergenti, i fabbisogni professionali e formativi dei destinatari della formazione. Questo tipo di impostazione consente di effettuare sia l’analisi della domanda di formazione che la diagnosi dei bisogni, esplorando i fabbisogni educativi, socio-culturali, formativi e professionali. La rilevazione delle conoscenze e competenze possedute dai futuri partecipanti è importante per definire gli obiettivi finali del corso di formazione e misurare la distanza rispetto al modello prospettato dal committente. Inoltre, l’analisi dell’offerta di istruzione e formazione consente di individuare in quali ambiti la domanda risulta già soddisfatta e dove invece è opportuno progettare ex-novo iniziative formative appropriate per specifici gruppi di destinatari.
L’elaborazione dei dati relativi al contesto alla domanda e all’offerta di formazione permette così di definire un piano di intervento con finalità strategiche e operative che coinvolge i diversi operatori del sistema EdA e individua le specifiche competenze.

La costruzione del sistema EdA

Il Comitato Locale dell’Ambito 6 ha l’obiettivo di alimentare l’incontro tra domanda e offerta di educazione degli adulti, privilegiando le necessità espresse dall’utenza e quindi progettando azioni formative in linea con tali necessità.
Il ruolo del Comitato deve essere quello di coinvolgere i vari attori presenti, dando giusto peso alle diverse istanze che provengono dai territori e coinvolgendo tutti i soggetti operativi nell’educazione degli adulti. La finalità strategica consiste nell’incentivare la creazione di un sistema integrato composto da scuola, mondo del lavoro ed istituzioni del territorio, proprio ai fini dell’incontro tra domanda e offerta.
Per questo motivo il Comitato Locale svolge una funzione di mediazione e concertazione fra gli attori della rete locale, composta dalle istituzioni del mondo dell’istruzione, dalle organizzazioni di formazione, dai soggetti che operano nei servizi per l’impiego dalla associazioni.
La rete del sistema EdA nel suo complesso è costituita da una complessità di agenti formativi, tra cui:

il Sistema scolastico
il Sistema regionale della formazione professionale
il Servizi per l’impiego
le Reti civiche
le Infrastrutture culturali
le Imprese
le Associazioni
l’Università
il P.R.A.P (Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria).

Tali soggetti possono dar vita congiuntamente a forme associative anche a carattere consortile per la gestione di programmi e progetti comuni. In questa cornice un ruolo determinante (anche se non esclusivo) è svolto dai Centri Territoriali Permanenti (Ctp).
La diversificazione dei territori e la molteplicità degli attori locali indicano la necessita di sviluppare un progetto in cui indicare le priorità di intervento e le risorse disponibili (economiche, umane, tecnologiche) al fine di offrire servizi formativi e informativi integrati che tutelino tutti i cittadini residenti.
L’individuazione delle linee strategiche e delle soluzioni operative si basa sull’analisi dell’incrocio tra domanda e offerta e sull’individuazione delle aree coperte e delle lacune del sistema formativo nel sub-ambito 2.

Benchmarking del sistema EdA in Italia e in Europa

Nelle giornate di formazione sono state analizzate le principali esperienze di EdA realizzate a livello regionale, nazionale e internazionale. Il benchmarking delle best practices ha permesso di individuare le strategie progettuali, la rete attivata, i sistemi di governance, i punti di forza e di debolezza.

L’istruzione

Per una corretta descrizione delle caratteristiche del territorio della Provincia di Roma, riveste particolare importanza l’analisi della popolazione dal punto di vista dell’istruzione e della scolarizzazione delle persone. L’analisi di questi argomenti nella seconda giornata di formazione ha permesso di illustrare un quadro complessivo del grado di istruzione della popolazione e in particolare gli indici del livello di scolarizzazione, quelli del conseguimento dei titoli e dell’abbandono scolastico. Sono aspetti fondamentali e punto di partenza per comprendere l’articolazione del sistema di domanda e offerta educativa sul territorio.
Il rapporto tra le persone in possesso di un diploma di scuola media superiore con la popolazione di età superiore ai 19 anni ci dà l’indice di scolarità di ogni comune e, al 31 dicembre 2008, nel nostro territorio di riferimento possiamo osservare che la media di diplomati nel sub-ambito 2 è leggermente superiore ai valori del contiguo sub-ambito 1, e dell’Ambito 6 in generale, pur rimanendo di circa 8 punti percentuali inferiore rispetto a quelli dell’intera provincia. I valori oscillano tra il 23,99 di Ponzano Romano e il 51,40 di Sacrofano.
Prendendo in considerazione l’indice di conseguimento del diploma superiore, titolo che può garantire un livello di istruzione medio-alto sufficiente in alcune realtà socio-economiche a trovare un posto di lavoro, il 32% della popolazione residente nel territorio ne è in possesso, che unito al numero di laureati determinano il 40% della popolazione in possesso di un titolo di studio superiore, mentre tra il restante 60% bisogna considerare un 10% di persone che non possiede nessun titolo di studio e, in alcuni casi, è addirittura analfabeta.