Riduzione servizio prelievi: il sindaco di Ardea scrive al presidente della Regione

1 maggio 2010 | 05:08
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Riduzione servizio prelievi: il sindaco di Ardea scrive al presidente della Regione

Eufemi: ‘Situazione grave per un territorio già privo di strutture ospedaliere e servizi di primo soccorso’

Il Faro on line – Il Sindaco Carlo Eufemi (nella foto) ha inviato una missiva al Presidente della Regione Lazio Renata Polverini per mettere in evidenza l’allarme per la notizia di una possibile riduzione del servizio prelievi presso l’Ambulatorio di Ardea e Tor San Lorenzo dovuto a una carenza di personale.

“Mi giunge notizia –  ha scritto il primo cittadino – di cui ho avuto conferma dai dirigenti dell’ASL RM H, della riduzione del servizio prelievi presso l’ambulatorio di Ardea e di Tor San Lorenzo, dovuto ad una carenza di personale. Rappresento un Comune che ha una popolazione di 45.000 residenti ed è quello più penalizzato della Provincia di Roma dal punto di vista dei servizi sanitari considerato che non ha strutture ospedaliere, né il servizio di primo soccorso, né poliambulatorio dimensionato ai reali bisogni della comunità. Tale situazione è ancor più grave se si pensa che nel periodo estivo la popolazione del territorio aumenta di ben tre volte rispetto a quella attuale”.

“Ho posto più volte alla ASL e alla Regione Lazio – ha continuato il Sindaco – la necessità di affrontare in modo organico l’urgenza di servizi di cui soffre un territorio che ha avuto l’incremento demografico più alto in assoluto dell’intera Regione Lazio (negli ultimi 15 anni + 300%). Purtroppo, nel tempo, abbiamo ottenuto solo piccoli risultati dalla Regione Lazio e dalla ASL, quali l’apertura del consultorio familiare e l’implementazione dei servizi ambulatoriali, proprio quelli che oggi si paventa di ridurre. La prego di non toglierci almeno quel poco che riusciamo ad offrire ai nostri cittadini. Ho condiviso con Lei quello che più volte ha affermato in queste ultime settimane e cioè che il Lazio non ha bisogno di chiudere ospedali se non in presenza di situazioni limite. Le chiedo, pertanto, di intervenire cominciando a non far chiudere i servizi sanitari di base che spesso, come nel caso in questione, rappresentano l’unica presenza sanitaria al servizio di una comunità”.

“Mi auguro fortemente – ha concluso Eufemi – che nei prossimi giorni sia possibile rappresentare ai miei cittadini che grazie all’intervento del Presidente della Regione Lazio siamo riusciti ad ottenere il mantenimento di questo piccolo diritto faticosamente conquistato”.